Promotori, dalla Consob due misure disciplinari in rosa

Questa volta sono due pf donne le destinatarie di altrettanti provvedimenti disciplinari – una radiazione e una sospensione – deliberati dalla Consob. Ma a parte il genere delle persone coinvolte, i due casi hanno ben poco in comune. Il provvedimento di radiazione è stato adottato nei confronti di Bruna Giri, romana classe 1950: la donna era stata oggetto l’anno scorso di un’inchiesta per aver messo in piedi a partire dal 2005 una mega truffa da 35 milioni di euro insieme con Maria Caterina Di Leo, anche lei ex pf, che risulta cancellata dall’Albo su sua stessa domanda dal 18 gennaio 2012. Secondo quanto riporta un articolo di Repubblica.it, le due donne sono state arrestate l’anno scorso – insieme con altre quattro persone – dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza su richiesta della procura di Roma. Le accuse mosse nei loro confronti vanno dalla  truffa, all’associazione per delinquere, al riciclaggio e al trasferimento fraudolento di valori. Secondo quanto emerso dalle indagini, le vittime del raggiro sono state  470 – per lo più clienti dell’alta borghesia romana – di cui 170 hanno sporto denuncia.

Il provvedimento di radiazione dall’Albo dei pf – adottato dalla Consob a gennaio e reso noto solo oggi – è stato deciso sulla base degli accertamenti condotti a seguito di alcune segnalazioni di Ubi Fiduciaria – che ha riferito di essere stata contattata da alcuni clienti che asserivano di aver compiuto operazioni di investimento tramite la Sig.ra Bruna Giri, con cui tuttavia l’intermediario non ha mai avuto rapporti – e di Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Quest’ultimo istituto, scrive la Commissione nella delibera di radiazione, “ha dichiarato di aver ricevuto diverse richieste di chiarimenti, pervenute alla filiale di Roma, in merito a presunti investimenti posti in essere tramite Bruna Giri con una società chiamata Sgia – Mediocredito Lombardo da parte di soggetti poi risultati non essere clienti della Banca”.

In realtà, si legge in un articolo del Messaggero.it datato 3 agosto 2011, è stata la stessa Bruna Giri a inventare Sgia Spa, “una società di gestione di investimenti alternativi che in realtà non esiste, così come non esistono i moduli intestati al Mediocredito Lombardo che dal 2000 non è più in attività”. La Consob ha dunque ritenuto accertate, a seguito dell’analisi della documentazione acquisita, “le gravi e reiterate condotte illecite poste in essere da Bruna Giri”, tra cui la violazione dell’obbligo di “comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti della clientela”, l’acquisizione di somme e valori di pertinenza della clientela, la simulazione di operazioni di investimento e la comunicazione di informazioni e documenti falsi. Di qui la decisione di radiarla dall’Albo. Una pena ben più lieve è toccata invece a Cristina Fabbri, sospesa per quattro mesi su segnalazione di Allianz Bank Financial Advisors per aver “rappresentato in modo fuorviante ad alcuni suoi clienti la situazione patrimoniale degli investimenti da questi posti in essere”.  Gli istituti di credito coinvolti, contattati da BLUERATING, non hanno rilasciato commenti in merito alle vicende riportate.

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