Bpm, l’utile trimestrale segna un calo a doppia cifra percentuale

UTILE IN CALO DEL 10,9% – Ha segnato un calo a doppia cifra percentuale l’utile netto di Banca Popolare di Milano, che nel primo trimestre dell’anno si è attestato a 57,3 milioni, il 10,9% in meno rispetto a un anno prima. Lo ha annunciato lo stesso istituto di credito milanese.

IN AUMENTO LE COMMISSIONI NETTE – I proventi operativi normalizzati, al netto delle componenti non ricorrenti, sono cresciuti su base annua dello 0,7% a 428,1 milioni. A fronte di un margine di interesse in calo del 15,8%, a 190,8 milioni, sono salite le commissioni nette (+10,6%, a 131,7 milioni). Il costo del personale è sceso del 4,3%, per un rapporto tra costi ed entrate che si è ridotto di 2,9 punti al 57,5%.

COEFFICIENTI PATRIMONIALI STABILI – Il Core Tier 1 è all’8,37% ed è stabile sulla fine del 2012. Calcolato pro forma, cioè al netto degli “add-ons” richiesti da Bankitalia dalla segnalazione di giugno 2011 e dei Tremonti bond e tenendo conto della proposta di aumento di capitale fino a 500 milioni, è al 10,1%. Nel trimestre le rettifiche nette per il deterioramento crediti e altre operazioni si attesta infine a 64,1 milioni, in crescita dai 51,6 milioni di un anno prima con un costo del credito sale a 73 punti.

PAROLA AD ANDREA BONOMI – Quanto al futuro, il presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi ha detto che le priorità sono l’aumento di capitale per rimborsare i Tremonti bond, “il cammino verso il cambiamento e la modernizzazione” e l’iter “verso la trasparenza e la sana gestione per meritarsi la giusta collocazione all’interno del panorama bancario italiano”.

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