B.Generali e B.Mediolanum, brindisi con le fee di performance

Le commissioni di performance spingono i conti di Mediolanum e Banca Generali. Non quelli di Fineco, dalla quale comunque ci si attende una crescita in doppia cifra dei profitti. È questo il quadro rappresentato da un focus di Mediobanca sulle sgr quotate, riportato dall’edizione online di Milano Finanza. Queste tre big del risparmio gestito, infatti, divulgheranno i propri dati di bilancio il 10 (Banca Generali) e 11 febbraio (Mediolanum e Fineco) e, nelle stime degli analisti di Mediobanca, si preparerebbero a rivelare buoni risultati per quanto riguarda gli utili.

A causa dell’ottimo andamento sui mercati, infatti, Banca Generali avrebbe ottenuto delle commissioni di performance maggiori ricavi per 48,2 milioni (rispetto 2,1 milioni dello stesso periodo 2018). Secondo Banca Imi, inoltre, i profitti per l’intero 2019 sono previsti in crescita da 238,5 a 255,8 milioni, proprio a causa delle commissioni di performance più elevate delle attese nel quarto trimestre.

Non è da meno Mediolanum. La società guidata da Massimo Doris, sempre secondo gli esperti di Mediobanca, avrebbe visto impennarsi le commissioni di performance dai 17 milioni del quarto trimestre 2018 ai 371,4 milioni nello stesso periodo del 2019. Un risultato da cin cin immediato che andrà a ripercuotersi, secondo di Piazzetta Cuccia, su un utile netto che balzerebbe in orbita 567,4 milioni (+113% sull’anno prima).

Infine, c’è Fineco che non può giovarsi della spinta delle commissioni di performance poiché ha scelto di non applicarle ai clienti. Tuttavia, si starebbe preparando comunque a rivelare buoni conti, con Mediobanca a stimare per l’intero esercizio 2019 una crescita dell’utile netto del 19% a quota 267,1 milioni.

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