Banche reti, chi è già in pista con i Pir alternativi

Azimut e Banca Generali hanno già i loro prodotti, Fideuram e Banca Mediolanum si preparano a esordire entro la fine del 2020. Il mondo delle banche reti è già sul pezzo se si parla di Pir alternativi, ma non sono tante le società di gestione che si sono già buttate su questi prodotti nonostante l’innalzamento da parte del legislatore della soglia d’investimento da 150 a 300 mila euro sottoscrivibili su base annua. Come riporta un articolo di Plus 24, l’inserto del Sole 24 Ore, da un lato i punti interrogativi sull’evoluzione della normativa in attesa del via libera definitivo potrebbero aver inibito, per ora, lo spirito d’iniziativa. Dall’altro, si tratta comunque di veicoli d’investimento più impegnativi rispetto ai Pir ordinari, con una struttura chiusa e un’ottica di lungo periodo.

All’interno del mondo delle banche reti, Azimut nel luglio scorso ha lanciato il fondo AZ Eltif Ophelia che ha soglia minima di accesso di 10 mila euro e lancerà altri Eltif Pir nell’ultimo trimestre del 2020. Banca Generali, invece, propone 8A+ Real Italy Eltif, un prodotto partiti ad agosto molto esposto sul mercato italiano e diversificato sull’obbligazionario.

Chi non ha ancora debuttato, ma è pronta per farlo, è Banca Mediolanum, che ha già annunciato di volerli lanciare nei prossimi mesi con l’obiettivo di proporli alla sua clientela affluent/private. Anche Fideuram entrerà nel segmento dei Pir alternativi entro la fine del 2020 e la soglia minima sarà di 100 mila euro. Le attese per il 2020 sulla raccolta di questi prodotti, secondo Equita Sim, sono di 2-3 miliardi di euro.

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