Consulenti, è caccia aperta ai giovani professionisti

Il reclutamento dei consulenti finanziari non ha conosciuto sosta durante il lockdown ed è già pronto ad accelerare la sua corsa nel 2021. Tanti i profili di professionisti ricercati dalle agenzie di recruiting: bancari, professionisti navigati e dal grande portafoglio, ma anche giovani laureati entusiasti di iniziare la carriera di financial advisor. Per capire meglio cosa stanno cercando le banche reti, BLUERATING ha intervistato una serie di professionisti autorevoli nel mondo dell’head hunting. Approfittando della loro competenza, sono stati raccolti consigli utili ai consulenti per valutare al meglio le proposte di ingaggio che ricevono. Perché nei lunghi processi di reclutamento, che possono durare mesi o persino anni, non c’è niente di meglio che contare sul parere di un esperto.

“Diverse reti hanno manifestato la volontà di reclutare giovani e alcune hanno già intrapreso questa attività per incardinare un passaggio generazionale nel prossimo decennio”, spiega Francesco Cameroni, partner specializzato nei servizi finanziari di Aegis Human Consulting Group, “quindi stiamo cercando di scovare giovani e brillanti laureati in materie economiche intenzionati a intraprendere la professione di consulente finanziario”. In parallelo, la ricerca nei prossimi mesi continuerà anche su soggetti di esperienza e con un seguito di clientela importante: “Tutti guardano al portafoglio, chi dice che vuole essere preso per la propria personalità o le capacità professionali e non per il portafoglio si contraddice”, afferma Davide Roberto, responsabile wealth e private, “perché le masse rappresentano la conseguenza della capacità di instaurare un rapporto fiduciario tra cliente e consulente. È qui che si fa la differenza. E, se da un lato nel tempo le soluzioni e i prodotti tendono a omologarsi, le banche sanno che la cosa più importante è fornire i migliori servizi al proprio consulente e differenziarsi sulla qualità del proprio modello di consulenza”. “Le reti cercano sempre di più un livello elevato di competenza tecnica, quindi è aumentata, rispetto a un tempo, anche la richiesta di figure provenienti da contesti bancari evoluti, o da investment banking o dall’asset management con una preparazione tecnica più elevata”, sottolinea Cameroni. “Sul 2021 è difficile fare previsioni”, aggiunge Roberto, “se il reclutamento di private banker continuasse come quest’anno andrebbe benissimo. Noi dal canto nostro affiancheremo al reclutamento classico un’attività, come richiesto anche dai nostri clienti, sui profili di fascia più alta e con maggiore complessità”. Infine, a chi si trova coinvolto in un processo di reclutamento, gli esperti di Aegis consigliano di “Valutare bene la qualità dei servizi e quanto sono adatti alla propria tipologia di clientela. Il resto viene di conseguenza”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!