La storia della nonnina “in guerra” con JP Morgan

Non si è mai troppo vecchi per combattere.
E lo dimostra Beverley Schottenstein, 93 anni, che – come riporta Bloomberg – ha letteralmente dichiarato guerra a JP Morgan.

Il “fattaccio” è avvenuto una mattina di giugno, sull’Atlantico, nel suo appartamento in Florida. Avvocati e famigliari ascoltavano attorno al tavolo la sua revisione dei conti. Il risultato fu sorprendente: i due consulenti finanziari di JPMorgan Chase&Co., che per lei hanno supervisionato più di 80 milioni di dollari, avevano investito i suoi soldi in fondi rischiosi senza renderla partecipe, accumulando ingenti somme di commissione.
Sorpresa nella sorpresa è che quei due consulenti dalla mano lunga erano i suoi nipoti.

A niente è servito il legame di parentela, per Beverley i due dovevano pagare. E così è stato: aiutata dai suoi legali, la novantatreenne ha portato davanti la Financial Industry Regulatory Authority, o Finra, i due consulenti-nipoti, chiedendo come risarcimento più di 69 milioni di dollari. Il processo è andato avanti per mesi, fino a concludersi, a gennaio, con la sentenza definitiva a favore di Beverley.

La giuria ha ritenuto  J.P. Morgan Securities LLC e i fratelli che vi lavoravano, Evan Schottenstein e Avi Schottenstein, responsabili di aver abusato del loro dovere fiduciario e di aver fornito false dichiarazioni fraudolente. La FINRA ha anche ritenuto la banca e Evan Schottenstein responsabili di abusi sugli anziani.
Ha ordinato quindi alle parti accusate di pagare a Beverley circa 19 milioni di dollari totali tra spese legalirestituzione del denaro investito in un fondo di private equity.

La banca, inoltre, aveva licenziato i fratelli nel periodo in cui Beverley aveva presentato la sua denuncia, per poi  pagare le loro spese legali nella controversia Finra. Insomma, una certa soddisfazione per Beverley che in un’intervista prima della sentenza aveva ammesso di aver voluto aprire il vaso di pandora con la sua vicenda sugli abusi economici sugli anziani, che a suo dire, in America, sono più diffusi di ciò che si pensa.

 

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