Banche, Ubs: cresce l’utile trimestrale ma sui conti pesa il fondo Archegos

Ubs ha brillato nel primo trimestre di quest’anno per il conseguimento di un decisivo incremento dei ricavi e della redditività operativa, grazie al balzo in avanti del 63% della divisione di gestione patrimoniale: l’utile ante imposte si è attestato infatti a 2,298 miliardi di dollari, mentre l’utile netto attribuibile agli azionisti ha raggiunto i 1,824 miliardi. Entrambi i valori sono in aumento del 14% rispetto all’anno precedente. Al momento il titolo perde il 2,6% circa sul listino di Zurigo.

Nonostante il fallimento del fondo speculativo americano Archegos costato 774 milioni di dollari, come fatto notare dal sito web della Rsi, l’istituto ha mantenuto la sua robustezza grazie alla ripresa dell’attività economica in prospettiva anche delle campagne di vaccinazione di massa contro il coronavirus avviate in tutto il mondo. Gli ingenti stimoli fiscali, in particolare negli Stati Uniti, e le prospettive di proseguimento delle politiche monetarie accomodanti hanno contribuito a sostenere il clima di ottimismo in merito ai tempi e all’entità di una ripresa economica duratura.

Per il futuro, la direzione del colosso elvetico ha manifestato preoccupazione poi in merito alla gravità e la durata degli effetti della pandemia in alcuni settori dell’economia e prevede un calo dell’attività dei clienti rispetto al periodo precedente ed è probabile che ciò influenzerà la situazione dei guadagni.

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