Agenti: incontro Oam – Federpromm

A seguito della richiesta avanzata alla Presidenza dell’Organismo Agenti e Mediatori (OAM) dalla segreteria del Settore credito di Federpromm, lo stesso presidente dr. Francesco Alfonso e il direttore generale dell’OAM, dr. Federico Luchetti, hanno ricevuto la delegazione ristretta dell’organizzazione sindacale rappresentata da Daniela Pascolini e da Manlio Marucci.
L’incontro ha permesso ai rappresentanti di Federpromm (Uiltucs) di portare all’attenzione dell’ OAM i principali temi che oggi coinvolgono e preoccupano le categorie vigilate dallo stesso Organismo ed in particolare la figura degli Agenti che alla luce del quadro normativo e della evoluzione che attraversa il
settore – in previsione anche della nuova direttiva europea 2014/17/UE in tema di attività transfrontaliera degli operatori creditizi – sta ridisegnando i vari modelli organizzativi, strutturali, e di offerta dei servizi alla clientela da parte del sistema bancario e degli Intermediari.  Il confronto ha interessato anche altri temi, che coinvolgono in particolare i processi di sviluppo relativi alla forte spesa in tecnologie fintech, che riguardano tutto il settore del credito al consumo, e gli ulteriori investimenti in formazione necessari per implementare le figure già impegnate nella promozione esterna, in modo da offrire una consulenza sempre più professionale al consumatore finale. Non dimenticando la trasparenza nella relazione con la clientela degli adempimenti regolamentari e giurisprudenziali emersi dopo la sentenza cd “Lexitor.”
Oltre a tali aspetti sono stati posti all’attenzione dello stesso Organismo la questione relativa alla necessità, mai quanto ora, di rivedere il rapporto di monomandato in capo alla figura dell’agente, al quale viene richiesto sempre maggiore sforzo in termini di accrescimento professionale e di assorbimento delle spese economiche sopportate. L’utenza finale preferisce avere un rapporto diretto con l’operatore economico e per questo va privilegiata la sua sopravvivenza.  Non va infatti ignorato – è stato sottolineato – il fenomeno della forte mobilità orizzontale tra la figura degli agenti monomandatari, che per poter continuare ad operare in modo professionale e soddisfacente e per avere sostenibilità economica, si vedono costretti dalle stesse società mandanti a confluire sotto altri agenti sul piano operativo, pena il loro dissolvimento dal mercato. Un fenomeno – come ha precisato Daniela Pascolini – che necessita di particolare attenzione per mantenere un numero di operatori qualificati, quali appunto gli agenti in attività finanziaria, che costituiscono un pilastro fondamentale nella relazione cliente/intermediario/operatore. Ciò anche al fine di stimolare la crescita numerica verso questa attività professionale per i giovani, per consentire un vero ricambio generazionale, ma soprattutto la loro soddisfazione.
In ultimo è stato espresso un reciproco interesse affinché i temi trattati – sempre nel rispetto dei specifici ruoli – siano visti attraverso un rapporto di reciproco confronto nell’interesse comune di una maggiore trasparenza del mercato, di reale tutela del cittadino consumatore e di tutta la filiera dell’intermediazione creditizia

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