Private Bank, niente paura per le italiane

Dopo gli ultimi casi riguardanti Silicon Valley bank, Signature bank, Credit Suisse e Deutsche bank, a livello generale la percezione della solidità delle banche mondiali ha destato più di qualche preoccupazione. Ma oltre alla parole di conforto arrivate da più parti, prime tra tutti quelle del presidente della Vigilanza della Bce, Andrea Enria, a far tirare un sospiro di sollievo sono i dati.

Come riporta La Verità, i numeri dimostrano infatti un’importante solidità da parte delle banche italiane, da verificare con il parametro “total asset”, che misura il valore di tutti gli attivi propri di una banca. Per fare un esempio, a fine 2022 Bnp Paribas contava 2.670 miliardi di euro di total assets e Crédit Agricole 2.382. Intesa Sanpaolo, invece, arrivava a 977 milioni. Insieme agli attivi, però, da valutare sono anche altri parametri, come il capitale, le esposizioni al rischio e il liquid coverage ratio, ovvero l’indice di liquidità. Per fare un esempio, Intesa Sanpaolo sfiora il 192% e Unicredit ha in cassa più di 200miliardi di euro.

Anche per quanto riguarda le private bank, le principali banche private italiane risultano solide in tutti gli indicatori di riferimento, anche grazie al modello di business intrapreso. Per la maggior parte di loro, infatti, il credito è un’attività di supporto a quella commerciale: ad esempio, per Banca Generali il credito è riservato a clientela esistente e assistito da garanzie finanziarie superiori al 200% dell’emesso, e il tutto vale anche per il portafoglio titoli. Anche i capital ratioe videnziano livelli ampiamente superiori ai requisiti Srep specifici. Quello di  Banca Generali è dell’8% e nel 2022 si attestava al16,7%, quello di Finecobank ammontava al 10,8% a a fronte di un requisito richiesto del 7,98%, mentre quello di Mediolanum al 20,6% contro una richiesta del 13%.

Importante, in questa fase, anche la liquidità. Per le principali banche private italiane, i ratio di liquidità sono ampiamente superiori ai minimi: per Banca Generali nel 2022 il liquid coverage ratio ammonta al 338%, quello di Mediolanum si attesta al 299% mentre quello di Finecobank è pari al 787%.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!