La Bce ha nuovamente confermato, per il 2024, il requisito di Pillar 2 (P2R) di Credem all’1%, collocandolo tra i migliori in Italia ed in Europa tra le principali banche vigilate direttamente da Francoforte.
Il requisito di Pillar 2 deriva dall’analisi annuale SREP – Supervisory review and evaluation process, che ha così ribadito la solidità del modello di business e dei presidi di gestione dei rischi di Credito Emiliano.
Conseguentemente il requisito patrimoniale complessivo, che indica il livello minimo di capitale da rispettare a fronte delle attività svolte dal Gruppo ed a tutela dei risparmiatori, per il 2024, ammonta a 7,60% per quanto riguarda il CET 1 ratio. I requisiti per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono invece rispettivamente fissati a 9,29% e 11,54%.
Al 30 settembre 2023, tutti i coefficienti patrimoniali del gruppo sono ampiamente superiori ai requisiti. In particolare il CET1 Ratio a livello di Credemholding (perimetro di vigilanza) era pari a 14,8% con un buffer rispetto al requisito SREP tra i più ampi del sistema e pari 716 basis point.
“La solidità è un elemento fondamentale della nostra strategia basata sulla crescita sana e sostenibile”, ha dichiarato Angelo Campani, Direttore Generale di Credem, “ed è un requisito imprescindibile per creare valore, con una prospettiva di lungo termine, per tutti i soggetti con cui il Gruppo si rapporta facendo anche in modo che il nostro lavoro abbia un impatto positivo sulla collettività e sulla quotidianità delle persone. Essere riconosciuti ancora una volta tra le migliori banche europee in questo ambito”, ha aggiunto Campani, “è un’ulteriore conferma della validità del nostro percorso di sviluppo che vogliamo seguire con decisione anche in futuro”.
Credem, inoltre, è stato confermato dalla Banca Centrale Europea tra gli istituti più solidi a livello continentale anche nell’ambito degli stress test pubblicati lo scorso 28 luglio con l’obiettivo di verificare la resistenza del sistema bancario europeo agli scenari avversi. Il Gruppo, in particolare, si colloca tra i cinque migliori istituti creditizi europei, sia tra quelli rientranti nel campione della Banca Centrale Europea (BCE) sia tra quelli coinvolti dall’Autorità Bancaria Europea (EBA). Nel dettaglio, Credem presenta un impatto sui coefficienti patrimoniali di solidità derivante da un potenziale scenario economico prospettico fortemente negativo inferiore ai -300 punti base, che si confronta con i circa -660 punti base delle 41 banche del campione di appartenenza (BCE) e con i -460 punti base delle 57 banche dell’area Euro del perimetro vigilato dall’EBA (-480 punti base la media complessiva).
Il Gruppo Credem, tra i principali istituti bancari italiani e tra i più solidi d’Europa, è quotato alla Borsa Italiana ed ha un total business a fine settembre 2023, tra raccolta complessiva e prestiti, pari a circa 130 miliardi di euro.