Vi proponiamo di seguito un post apparso su LinkedIn e pubblicato dal r. Al centro dell’intervento la lettura degli ultimi dati Istat sui giovani italiani e alcune riflessioni circa l’educazione e la pianificazione finanziaria per il loro futuro. Buona lettura!
“L’Istat ha rilevato che, al 1 gennaio 2024, circa il 9% degli attuali residenti in Italia ha tra gli 11 e i 19 anni. Parliamo di poco più di 𝟱 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶, di adulti di domani, che nelle proiezioni demografiche sono purtroppo destinati a diminuire nei prossimi decenni.
Nelle proiezioni, ma non nelle 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 degli intervistati a quanto pare.
In base a quanto emerge dalla stessa indagine, infatti, questi giovani hanno dichiarato che:
– vedono il loro futuro 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮 (74,5%);
– pensano al 𝗺𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 (72,5%);
– desiderano 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 (69,4%): di questi soltanto l’8,8% è per il figlio unico, mentre il 18,2% pensa a tre o più figli (20,5% tra gli stranieri).
Queste intenzioni, sono però minate da molte 𝗽𝗿𝗲𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, perché gli stessi intervistati dichiarano:
– di aver 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 (33%);
– di voler 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼 da grande (34%).
Da questi dati, emergono dunque importanti intenzioni che potrebbero non tradursi in azioni senza una buona base di educazione finanziaria.
Uno strumento utile per ogni cittadino, ancor più se giovane, per acquisire nozioni essenziali per fare un uso consapevole del proprio denaro e raggiungere il 𝗯𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼. Imparare a gestire la propria finanza personale, non significa infatti solo imparare a investire, ma ancor prima e soprattutto 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗺𝗶𝗮𝗿𝗲.
Significa saper ricorrere al credito in modo consapevole e gestire bene i propri debiti. Significa costruirsi una previdenza e coprirsi dai rischi legati agli eventi di una vita che sta diventando mediamente sempre più lunga. Significa diventare 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗳𝗿𝗮𝗴𝗶𝗹𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 e, in una parola, acquisire serenità.
Quella serenità indispensabile per progettare, insieme ad un/a esperto/a di consulenza finanziaria, quel domani in cui le proprie scelte incideranno sull’avvenire dei loro figli. E speriamo meglio di quanto abbiamo fatto noi finora”.