Fondaco, Polaris e Banca Finnat salvano il risparmio gestito

Poco tempo fa abbiamo parlato delle realtà più danneggiate del risparmio gestito, in termini di patrimonio bruciato, nell’ottica a un anno. Ebbene si citavano colossi finanziari come Unicredit e IntesaSanpaolo, e si osservava come questi avessero perso 80 miliardi di euro, praticamente il 53% della perdita dell’intera industria del risparmio gestito. Oggi è la volta di virare sulle realtà positive; il detto “nelle botti piccole c’è il vino buono” sembra decisamente azzeccato.

Al fine di bloccare eventuali trionfalismi, va detto che le società che non hanno perso in termini di patrimonio sono solamente 6. La notizia buona è che si tratta interamente di realtà italiane (da sempre in Italia si è specialisti nelle pmi). Eccole, in ordine casuale: Etica sgr, Agora Investments, Fondaco, Gruppo Banca Leonardo, Polaris e Banca Finnat. Queste realtà hanno garantito complessivamente 2.783,9 milioni di Euro di incrementi, in termini patrimoniali.

Nella top 3 vediamo l’ultimo gradino del podio occupato da Banca Finnat. Il risultato in termini di patrimonio, considerando l’arco temporale febbraio 2008- febbraio 2009, è positivo, con un incremento di 242,4 milioni di Euro. Polaris (una realtà finanziaria-cattolica alla quale riserveremo futuri approfondimenti) riesce ha ottenere circa il 50% in più di quanto fatto dalla società precedente. Il risultato si assesta a quota 389,6 milioni di Euro.

Il vertice della classifica vede Fondaco; una piccola e giovane realtà che abbiamo avuto più volte modo di trattare. Il risultato più interessante è relativo alla portata dell’incremento ottenuto; stiamo parlando di quasi il 75% del totale, ovvero di 2092,5 milioni di Euro.

Le piccole realtà ce l’hanno fatta. In contrapposizione alle comuni convinzioni sull’eguaglianza “abbondanza patrimoniale=salvezza”, il mercato ha premiato i piccoli specialisti. Viene da chiedersi, dati i timori più volte manifestati, che ne sarà di queste piccole realtà, specie in Italia; l’ombra Ucits iv fa paura a molti.

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