Come ti tutelo il risparmiatore

Dal primo luglio, volenti o nolenti, bisognerà fare i conti con i Kiid (Key investor information document), la nuova documentazione informativa prevista dalla direttiva europea, che andrà a sostituire il prospetto semplificato. Il cammino è iniziato circa tre anni, il 13 gennaio 2009, quando il parlamento europeo approvò la direttiva Ucits IV, una riforma profonda della normativa comunitaria in tema di oicvm, (gli organismi di investimento collettivo in valori immobiliari).

Assogestioni
ha poi ricordato che il termine ultimo entro il quale gli offerenti dovranno provvedere alla sostituzione del prospetto semplificato con il nuovo documento previsto dalla direttiva è fissato tra meno di 30 giorni. In realtà la data a partire dalla quale l’informativa ai sottoscrittori ha iniziato ad essere fornita attraverso il Kiid era luglio dell’anno scorso, ma a livello nazionale i Paesi hanno tempo appunto fino al 30 giugno per imporne l’attuazione. Alcune società di gestione si sono mosse in anticipo. È il caso di Jp Morgan asset management, una delle prime case di investimento a dare piena attuazione ai Kiid, anticipando di oltre 2 mesi la scadenza prevista. “Un’ impresa complessa”, come l’ha definita Lorenzo Alfieri, country head per l’Italia di Jp Morgan am: sono stati prodotti, infatti, 18mila documenti, tradotti in 14 lingue, per 193 fondi comprensivi di circa 1400 classi di azioni attive, scaricabili dai divesi siti web europei della società sia dagli investitori istituzionali che dai consulenti. Insomma, il documento avrà il compito di rendere la vita più facile all’eventuale investitore.

I Kiid cercano infatti di sintetizzare le informazioni utili ad aiutare il cliente a muoversi tra tutto ciò che riguarda i fondi comuni. Ma cosa cambia veramente per i player della finanza? Il risparmiatore sarà davvero agevolato nella comprensione? Un investitore meglio informato è un investore più consapevole delle conseguenze delle proprie decisioni d’investimento e in grado quindi di interagire in maniera più efficace con il proprio consulente nella pianificazione finanziaria.

La Consob ritiene che il documento contenga tali informazioni davvero essenziali e che si sia centrato l’obiettivo della trasparenza. Si è sempre pensato che il precedente prospetto fosse in qualche modo troppo semplice per l’investitore esperto e troppo difficile per il risparmiatore medio. Con i Kiid, e insieme con l’introduzione di una scenaristica di tipo deterministico, il “what if”, verrà presentato in modo elementare un’informativa più puntuale e dettagliata del fondo, anche di quelli più complessi come, per esempio, i “fondi a formula”. Lo stesso istituto di vigilanza guidato da Giuseppe Vegas sottolinea come il percorso di adozione non sia stato traumatico e, anzi, sia stato attuato in modo armonico e coerente con gli altri Paesi europei, che hanno recepito la nuova direttiva senza strappi. L’imposizione, inoltre, del regolatore ai singoli Paesi a non cambiare nulla ha evitato una scomoda frammentazione.

Anche Anasf, l’associazione nazionale promotori finanziari, accoglie con favore la decisione di introdurre questa documentazione e pensa che, abbinata all’assistenza del promotore finanziario, possa rappresentare un’ulteriore tappa verso la tutela del risparmiatore. “Il documento contenente le informazioni chiave per l’investitore”, ha commentato a BLUERATING Maurizio Bufi, presidente di Anasf, “rappresenta un passo in avanti nella strada della trasparenza nei confronti del risparmiatore, perchè favorisce la comprensione delle caratteristiche degli strumenti attravreso una traccia comune e omogenea per tutti i prodotti. L’informativa può contribuire a incrementare la consapevolezza dell’investitore su quanto sceglie di sottoscrivere, facilitando il confronto tra i diversi strumenti finanziari, che saranno tutti egualmente spiegati nelle loro opportunità, nei rischi e nei costi”, ha concluso Bufi.

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