DOVE INVESTIRE – Nel suo secondo Triannual Outlook del 2017 ETF Securities individua opportunità di crescita nelle seguenti asset class:
– Azioni europee e titoli tecnologici. “I ricavi delle imprese europee recentemente sono apparsi deboli, ma la riduzione dei ricavi esteri rivela una crescita costante. Continuiamo a ritenere che l’Europa abbia le migliori prospettive di ripresa dei profitti mentre, su una base relativa, viene valutata in modo attraente. Il settore tecnologico, pur avendo valutazioni relativamente interessanti, ha sofferto a causa delle scarse performance dei prezzi registrate recentemente. Crediamo che il sell-off del settore tecnologico sia eccessivo, dato che i risultati hanno superato in modo convincente le previsioni degli analisti. Sia gli utili sia i ricavi hanno registrato un andamento positivo, evidenziando come i fondamentali restino intatti.
– Dollaro statunitense: “Prevediamo che il dollaro statunitense guadagni terreno nel secondo semestre del 2017 nei confronti delle principali valute, ma una minore volatilità dovrebbe determinare una forte svalutazione dello yen giapponese, in quanto la banca centrale resta accomodante e gli investitori cercano rendimenti offshore.
– Sterlina: “L’incertezza intorno ai negoziati sulla Brexit farà passare in secondo piano la volontà, sempre più decisa, della Banca d’Inghilterra di inasprire la propria politica davanti a un’economia domestica relativamente stabile. Fino al momento in cui le sue decisioni non faranno chiarezza su un esito economico positivo sia per il Regno Unito sia per l’Unione Europea, la sterlina inglese potrebbe intraprendere un trend rialzista, in particolare rispetto all’euro. L’aumento dei rendimenti reali e la minore volatilità dovrebbero sostenere la sterlina.
– Oro e metalli industriali: “Prevediamo che la Fed manterrà un orientamento cauto, soprattutto perché l’inflazione sembra essersi raffreddata nel breve termine. Riteniamo anche che il fair value dell’oro per la fine dell’anno sia di 1260 dollari statunitensi. Osserviamo una domanda crescente di materie prime in un momento in cui vi è una continua mancanza di investimenti, in particolare nell’industria mineraria. Pertanto, riteniamo che i metalli industriali siano il sotto-settore più interessante tra le materie prime”.
– Debito dei mercati emergenti, soprattutto Asia, America Latina e Turchia: “Le obbligazioni dei mercati emergenti restano interessanti, a nostro avviso, come strumento per diversificare gli investimenti e ottenere maggiori rendimenti”. Il gestore rileva elementi di debolezza anche nell’euro: “Gli investitori sottovalutano il desiderio della BCE di creare pressione inflazionistica sostenendo al contempo l’economia sottostante. La forza dell’euro non è una fattore positivo per la BCE, perché minaccia la base più solida dell’inflazione: il CPI core è al suo livello più alto dal 2013. La retorica accomodante della banca potrebbe spingere le posizioni sui future long, vicine ai record, a calare rapidamente”.