Se si escludono le variazioni di prezzo dei titoli detenuti da Bankitalia e dagli investitori esteri, i miliardi bruciati sul mercato sono circa 198. Nei suoi calcoli, Ricolfi ha scorporato i dati tra due periodi diversi. Nell’arco temporale successivo alle elezioni che va dal 4 marzo al 31 maggio, le perdite virtuali per i risparmiatori e il sistema finanziario ammontano 91,2 miliardi. Nel periodo successivo all’insediamento del governo Conte, tra il 31 maggio e il 19 ottobre, i miliardi bruciati sono stati invece 106,8.
Governo, bruciati 300 miliardi in 8 mesi
Oltre 304 miliardi di euro in otto mesi. E’ la svalutazione subita dal 4 marzo scorso, data delle ultime elezioni, dalle obbligazioni e dalle azioni quotate a Piazza Affari e dai titoli detenuti nel nostro Paese dalla Banca d’Italia e dagli investitori esteri. I calcoli sono del sociologo Luca Ricolfi della Fondazione David Hume e sono riportati sul Sole24Ore. Le tensioni sui mercati finanziari e la crescita dello spread Btp/Bund sono dunque costati cari alle famiglie e agli investitori italiani. Si tratta ovviamente di perdite virtuali, che possono essere annullate con un eventuale recupero delle piazze finanziarie.