Fondi, i tempi cambiano: in pole Energia e Small Cap

I tempi corrono e cambiano, anche piuttosto velocemente: tre mesi fa un portafoglio in linea con le tendenze puntava su Cina e Tecnologia, ora le variabili sono diverse. Complice la campagna vaccinale, la ripresa economica, i timori inflazionistici, il caro prezzi, ora le performance a doppia cifra arrivano dal Vietnam. Come settori, giungono dall’energia, dalle piccole aziende britanniche, dal private equity e dall’azionario Usa in generale.

Come si nota dai risultati raccolti da MorningStar e “raccontati” da Affari E Finanza di Repubblica, sul podio delle migliori categorie da inizio anno a oggi si ritrovano gli azionari Vietnam (+27%), gli energetici (+23%) e i brittanici small cap (+23%). Infine anche i fondi di private equity che segnano +20%.

Richard Colwell, responsabile azioni britanniche di Columbia Threadneedle Investments, spiega: “Nel 2020 ci sono stati momenti in cui investire nel Regno unito era come assistere alle partite di calcio dell’ultimo anno: desolazione e spalti deserti. Fiaccati dalle conseguenze dei negoziati sulla brexit e dalla pandemia, gli investitori si erano dileguati e i titoli Uk avevano ceduto il 20% circa”.

Colwell, poi, conclude: “Adesso, anche se una certa ripresa c’è già stata, crediamo sussita tuttora un notevole potenziale di rialzo. Inoltre, l’avversione degli investitori esteri si è attenuata e il Paese tenta di recuperare terreno in Europa”.

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