È arrivato il momento di investire nelle banche italiane? L’idea di Morningstar si chiama Mediobanca

Is the Italian Banking System Insolvent?”. E’ il titolo di un report  pubblicato dal team di Equity Research di Morningstar nel quale ci si interroga sul sistema bancario italiano a pochi giorni dai risultati degli stress test del 29 luglio.
Stephen Ellis, autore del report e responsabile della Ricerca azionaria per il settore finanziario, calcola un deficit di capitale di 70 miliardi, ben più dei 40 miliardi anticipati dai grandi investitori istituzionali. Tuttavia ritiene che le recenti riforme, come la costituzione del fondo salva-banche Atlante, e il riconoscimento da parte di alcuni grandi istituti della necessità di cambiamenti possano creare opportunità di investimento.
La principale idea di investimento degli analisti è Mediobanca, ritenuta sottovalutata di circa il 50% rispetto al fair value Morningstar.
Ecco quali sono i punti chiave dello studio (che porta la data del 12 luglio ma che è stato diffuso solo ieri) evidenziati dalla stessa Morningstar:
– Tra i titoli bancari del tricolore, Mediobanca ha una posizione di vantaggio. L’istituto, grazie a bilanci puliti, non necessita di raccogliere capitale e potrebbe trarre beneficio da una riforma generale del sistema bancario italiano. La sua attività di advisory su M&A potrebbe beneficiare della fase di consolidamento nel settore, mentre la banca retail CheBanca potrebbe guadagnare fette di mercato, diminuendo i costi strutturali.
UniCredit è sottovalutata, mentre Intesa Sanpaolo è valutata equamente, ma entrambi gli istituti di credito devono coprire rispettivamente 14 miliardi e 15 miliardi di euro di deficit di capitale. Ci aspettiamo che circa 10 miliardi possano essere recuperati con un aumento di capitale. Gli analisti Morningstar hanno rivisto e abbassato le stime di fair value per entrambe le banche.

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