Piazza Affari: nuovo tracollo per Creval, che pesa sugli indici

EFFETTO CREVAL PESA SU PIAZZA AFFARI

Il “ciclone Creval” si abbatte su Piazza Affari e sui titoli bancari italiani in particolare. A metà seduta nonostante una giornata nel complesso senza grandi scossoni per i listini azionari europei (Parigi cede lo 0,21%, Madrid lo 0,16%, Londra è a -0,02% e Francoforte invariata) il Ftse Mib perde al momento lo 0,73%. A pesare è il nuovo tracollo del Credito Valtellinese, già ieri in pesante ribasso, dopo la conferma di un aumento di capitale da 700 milioni di euro in arrivo.

UN AUMENTO FORTEMENTE DILUITIVO

La cifra non solo supera le attese del mercato (500 milioni), ma risulta pari a quasi il triplo dell’attuale capitalizzazione, scesa a 281 milioni ai prezzi della chiusura di ieri. L’operazione, che dunque sarà fortemente diluitiva per i soci che non vi aderiranno, si è resa necessaria in vista dell’ulteriore cessione di 1,6 miliardi di Npl, così da ridurre le Npe al di sotto del 10%, dopo gli 1,4 miliardi già collocati nel corso del terzo trimestre dell’anno, operazione che ha comportato una minusvalenza di 242,7 milioni di euro.

ANALISTI TAGLIANO TARGET PRICE DI CREDITO VALTELLINESE

Dopo essere stato a lungo sospeso al ribasso, e mentre gli analisti tagliano i target price sul titolo (quelli di Equita Sim lo hanno ridotto da 3,3 a 2,3 euro “per riflettere la diluizione” prevista), Creval perde al momento un altro 26,1% a 1,874 euro per azione, il che significa che virtualmente la capitalizzazione dell’istituto è ormai scesa sui 210 milioni. Male anche gli altri titoli del comparto, con Banco Bpm a -5,6% e Bper Banca a -4,4%. Il mercato sembra infatti temere che le pressioni della Bce per rafforzare il capitale indurranno altri istituti italiani a chiedere soldi al mercato.

SI SALVANO SOLO UNICREDIT E INTESA SANPAOLO

In rosso anche Ubi Banca (-1,4%) e Mps (-4,8%), che dal canto suo ha fatto sapere di aver chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 242 milioni, un risultato positivo che non ha fatto cambiare idea agli analisti di Credit Suisse che hanno confermato il proprio “underperform” sul titolo con prezzo obiettivo a 4,28 euro, sostanzialmente in linea con le quotazioni attuali. Stabile invece Unicredit (-0,18%) dopo le indiscrezioni che vorrebbero l’ex dirigente di Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, quale successore di Giuseppe Vita alla presidenza della banca. Poco mossa anche Intesa Sanpaolo (-0,5% circa), che ieri ha battuto le attese sulla trimestrale.

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