Swiss Re in luce dopo i conti 2017, guarda a mosse Softbank

Utile netto soffre catastrofi naturali

L’utile netto per l’esercizio 2017 di Swiss Re è calato a 331 milioni di dollari, secondo quanto ha annunciato stamane il gruppo riassicurativo elvetico, precisando come il risultato includa danni assicurativi stimati, al netto della retrocessione e prima delle imposte, pari a 4,7 miliardi di dollari legati a grandi catastrofi naturali, come il ciclone Debbie in Australia, gli uragani atlantici Harvey, Irma e Maria, i terremoti messicani e gli incendi in California.

I risultati per rami d’attività

I risultati sia del ramo Property & Casualty Reinsurance (P & C Re) sia Corporate Solutions “sono stati significativamente influenzati da questi eventi” spiega Swiss Re, segnalando come il ramo P & C Re abbia registrato una perdita netta per l’intero 2017 di 413 milioni di dollari mentre il ramo Corporate Solutions ha subito una perdita netta di 741 milioni di dollari. Il ramo Life & Health Reinsurance (L & H Re) ha invece visto il proprio utile netto salire a 1,1 miliardi di dollari, grazie a un andamento robusto delle sottoscrizioni e alla solida performance degli investimenti.

Investimenti hanno reso il 3,9%

Il ramo Life Capital ha generato liquidità lorda per 998 milioni di dollari. Il rendimento degli investimenti di Swiss Re per il 2017 è stato molto robusto, con un ritorno sull’investimento (Roi) del 3,9%. Nonostante le elevate perdite del 2017, la solvibilità economica del gruppo Swiss Re rimane molto elevata e ampiamente al di sopra del livello obiettivo del gruppo del 220%. Dopo l’annuncio dei risultati a Zurigo il titolo Swiss Re sale del 2,54% a 97,52 franchi svizzeri per azione, anche perché la società ha annunciato di voler alzare i suoi futuri dividendi e restituire un altro miliardo di dollari agli azionisti.

In corso trattative con Softbank

Swiss Re ha anche ricordato come il 7 febbraio scorso abbia confermato l’avvio di trattative preliminari col gruppo giapponese Softbank riguardo una potenziale partnership che potrebbe vedere quest’ultimo rilevare una partecipazione di minoranza nel gruppo riassicurativo svizzero senza il ricorso ad aumenti di capitale. Non si è ancora certi, peraltro, che le trattative col gruppo giapponese possano concludersi con un esito positivo né riguardo il timing e i termini di eventuali accordi.

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