Sebbene la crescita del mercato del credito continui a diminuire, non ci aspettiamo una contrazione del credito in Europa. È importante notare che le imprese e le famiglie europee non hanno una leva finanziaria eccessiva. Le banche europee dispongono di capitale e liquidità in abbondanza per sostenere l’economia reale, quindi ci aspettiamo che rimangano pronte ad operare e che continuino a concedere prestiti a clienti meritevoli di credito.
I fondamentali delle banche europee sono solidi e le banche, compresa Deutsche Bank, hanno livelli di capitale e liquidità superiori ai requisiti normativi. Notiamo anche che la BCE e le altre banche centrali hanno fornito esplicite rassicurazioni sulla loro disponibilità a far fronte a eventuali carenze di liquidità nel sistema. Inoltre, tutti i regolatori europei hanno rassicurato gli investitori bancari che rispetteranno la logica del capitale in caso di risoluzione o fusione, confermando che l’episodio del Credit Suisse è stato un’eccezione.
All’interno del settore, continuiamo a preferire le banche retail con fonti di deposito stabili e diversificate, in grado di generare elevati livelli di redditività e di coprire il costo del capitale. In un contesto di tassi d’interesse più elevati, in cui il mercato è più attento ai modelli di business, la capacità di generare utili sostenibili sarà sempre più importante.
In questo contesto di incertezza, mentre i mercati rivalutano le prospettive economiche, ribadiamo la necessità di mantenere un atteggiamento di cautela negli investimenti. Gli investitori dovrebbero adottare un approccio equilibrato, concentrandosi sui titoli di Stato, che tornano a fungere da diversificatori azionari, e sull’oro.
Per quanto riguarda le azioni, nell’attuale contesto è fondamentale avere un orientamento verso la qualità. I titoli di qualità sono quelli che presentano una bassa leva finanziaria, utili affidabili e stabili e un bilancio solido.
I settori ciclici (come le banche, l’energia e i materiali di base) continueranno probabilmente a essere esposti alla congiuntura economica debole e quindi a rimanere sotto pressione fino a quando non si sarà fatta maggiore chiarezza. Questo aprirà delle opportunità di ingresso nel corso dell’anno.