Asset allocation, banche europee: la view di Amundi

Attualmente i mercati sembrano essere guidati soprattutto dai crescenti timori di recessione, dopo un forte inizio d’anno caratterizzato da un eccessivo compiacimento; tuttavia, non vediamo grandi cambiamenti in termini di fondamentali rispetto alle settimane precedenti. I titoli bancari non sono gli unici a subire un forte impatto. Anche i titoli dell’energia e delle materie prime, così come i prezzi del petrolio, sono stati colpiti. Sul fronte opposto, gli investitori si sono spostati verso l’oro, i mercati monetari e i titoli di Stato alla ricerca di sicurezza”. Ad affermarlo sono Monica Defend, Head of Amundi Institute, Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer, e Matteo Germano, Deputy Group Chief Investment Officer, di Amundi, che di seguito illustrano nel dettaglio la loro view concentradosi soprattutto sul settore bancario.

Sebbene la crescita del mercato del credito continui a diminuire, non ci aspettiamo una contrazione del credito in Europa. È importante notare che le imprese e le famiglie europee non hanno una leva finanziaria eccessiva. Le banche europee dispongono di capitale e liquidità in abbondanza per sostenere l’economia reale, quindi ci aspettiamo che rimangano pronte ad operare e che continuino a concedere prestiti a clienti meritevoli di credito.

I fondamentali delle banche europee sono solidi e le banche, compresa Deutsche Bank, hanno livelli di capitale e liquidità superiori ai requisiti normativi. Notiamo anche che la BCE e le altre banche centrali hanno fornito esplicite rassicurazioni sulla loro disponibilità a far fronte a eventuali carenze di liquidità nel sistema. Inoltre, tutti i regolatori europei hanno rassicurato gli investitori bancari che rispetteranno la logica del capitale in caso di risoluzione o fusione, confermando che l’episodio del Credit Suisse è stato un’eccezione.

All’interno del settore, continuiamo a preferire le banche retail con fonti di deposito stabili e diversificate, in grado di generare elevati livelli di redditività e di coprire il costo del capitale. In un contesto di tassi d’interesse più elevati, in cui il mercato è più attento ai modelli di business, la capacità di generare utili sostenibili sarà sempre più importante.

In questo contesto di incertezza, mentre i mercati rivalutano le prospettive economiche, ribadiamo la necessità di mantenere un atteggiamento di cautela negli investimenti. Gli investitori dovrebbero adottare un approccio equilibrato, concentrandosi sui titoli di Stato, che tornano a fungere da diversificatori azionari, e sull’oro.

Per quanto riguarda le azioni, nell’attuale contesto è fondamentale avere un orientamento verso la qualità. I titoli di qualità sono quelli che presentano una bassa leva finanziaria, utili affidabili e stabili e un bilancio solido.

I settori ciclici (come le banche, l’energia e i materiali di base) continueranno probabilmente a essere esposti alla congiuntura economica debole e quindi a rimanere sotto pressione fino a quando non si sarà fatta maggiore chiarezza. Questo aprirà delle opportunità di ingresso nel corso dell’anno.

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