Investimenti: sei raccomandazioni da Ubs Global Wealth Management

Cosa e come raccomandare di investire nell’attuale contesto? Per rispondere a questa domanda Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management elenca, speigandoli, sei fattori da considerare.

Primo, ripristinare l’equilibrio. Ci troviamo in un momento particolare: nel nostro scenario di riferimento ci aspettiamo che liquidità, azioni, obbligazioni e strumenti alternativi producano tutti ritorni discreti nei prossimi 6–12 mesi e a più lungo termine. A nostro avviso, gli investitori possono cogliere le opportunità interessanti offerte da varie asset class, bloccare i rendimenti su base duratura per diversi anni e mitigare l’eventuale impatto dei rischi potenziali. Ripristinare l’equilibrio vuol dire anche non assegnare una quota di capitale eccessiva alle disponibilità liquide, per cui è importante gestire la liquidità. La liquidità offre rendimenti interessanti, ma gli attuali tassi elevati non sono destinati a durare, in vista dell’imminente conclusione dei cicli restrittivi delle banche centrali.

Secondo, acquistare obbligazioni di qualità. Quest’anno il reddito fisso ha registrato performance modeste, a causa della tenuta dell’economia americana e dell’aspettativa che i tassi d’interesse restino alti a lungo. Ma le obbligazioni sono la nostra asset class preferita, a fronte della graduale decelerazione economica e del calo dell’inflazione verso i livelli obiettivo. Privilegiamo i segmenti di alta qualità, tra cui le obbligazioni con alto rating (governative) e i titoli di credito investment grade, e la fascia di duration compresa tra 5 e 10 anni.

Terzo, sui mercati azionari agire su due fronti. Da un lato puntiamo sulle azioni che hanno sottoperformato. I rialzi registrati dai mercati azionari da inizio anno hanno riguardato solo poche società e vediamo opportunità in alcune delle aree del mercato che hanno sottoperformato rispetto ai listini globali da inizio anno. Dall’altro, privilegiamo le aziende favorite dalle tendenze dirompenti. La rivoluzione tecnologica crea opportunità molto vantaggiose per gli investitori che vogliono sfruttare il potenziale di crescita a lungo termine. La rapida crescita delle applicazioni di intelligenza artificiale e dei relativi investimenti ha creato una nuova fonte di forte sostegno all’intero settore tecnologico. Questo mese portiamo il settore globale e statunitense dell’informatica da meno preferito a neutrale. La transizione energetica fa parte a sua volta del nostro tema incentrato sui leader a lungo termine e trova corrispondenza nel nostro consiglio di investire in infrastrutture, che sono esposte alle tre «D»: digitalizzazione, deglobalizzazione e decarbonizzazione.

Quarto, sfruttare la bassa volatilità. La volatilità implicita e realizzata di azioni e materie prime è scesa ai livelli più bassi dall’inizio della pandemia nel 2020. Sui mercati azionari, oggi è possibile acquistare protezione contro i rischi di ribasso a costi contenuti. Nei mercati valutari e delle materie prime, gli investitori hanno l’opportunità di sfruttare i range del mercato. Nel reddito fisso, possono potenziare i rendimenti vendendo il rischio di un ulteriore aumento della volatilità dei tassi statunitensi.

Quinto, diversificare tramite strategie alternative. Anche se comportano rischi specifici da tenere presente, come l’illiquidità, le asset class alternative sono un elemento essenziale per la diversificazione dei portafogli a lungo termine. Non solo registrano performance al netto dei rischi superiori rispetto alle asset class tradizionali, ma sono una fonte di diversificazione quando azioni e obbligazioni si muovono all’unisono.

Sesto, per gli investitori orientati alla sostenibilità, ognuna di queste idee d’investimento può essere attuata in modo sostenibile tramite azioni, obbligazioni e investimenti tematici.

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