Le obbligazioni fantasma del Monte dei Paschi

MPS ha emesso due nuove obbligazioni, con scadenza 2018 e 2020, garantite dallo Stato. Ma per il momento non si possono acquistare, nemmeno volendolo. In sostanza potremmo definirle “obbligazioni fantasma” perché ci sono ma non sono in vendita, perché le emesse la banca e poi ricomprate. Ecco tutti i dettagli spiegati da Advise Only.

La nuova emissione di MPS
Nell’era dei rendimenti “zero virgola” la banca senese va a collocare due nuove obbligazioni, per un valore complessivo di 7 miliardi: la prima con scadenza 20 gennaio 2018 (ISIN: IT0005240491) e l’altra con scadenza 25 gennaio 2020 (ISIN: IT0005240509).

Qualcosa di strano
Come si legge nel comunicato stampa rilasciato da MPS, i titoli obbligazionari emessi sono stati interamente sottoscritti dall’emittente e verranno venduti sul mercato, o più probabilmente utilizzati come collaterale (ossia come garanzia) per operazioni finanziarie durante il 2017 verosimilmente per ottenere liquidità. Rileggendo la frase del comunicato stampa almeno tre volte si nota qualcosa di strano:

“I titoli […] sono stati sottoscritti interamente dall’emittente…”
Avete capito bene: Monte dei Paschi ha emesso le proprie obbligazioni per poi ri-comprarsele. Tutte. Inusuale.

Pensiamo a queste emissioni come il classico fido bancario visto da un’altra angolazione: quando la banca avrà bisogno di liquidità basterà vendere i titoli sul mercato o usarli come collaterale, ad esempio presso la Banca Centrale Europea, ricevendo in cambio cassa; il tutto con la garanzia dello Stato Italiano. Tradotto: se MPS non fosse in grado di pagare le cedole o di rimborsare il capitale, ci penserà lo Stato.

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