Lazar Frères Gestion: elezioni italiane non preoccupano i mercati, ma…

Elezioni non incutono grossi timori

Le elezioni politiche italiane del 4 marzo si avvicinano e sui mercati europei la prudenza prevale, ma senza particolare panico col Ftse Mib a -0,69% a metà mattinata, il Dax30 che cede lo 0,76% a Francoforte e il Cac40 che oscilla a -0,41% a Parigi, comunque variazioni più contenute di quelle, negative, segnate da Wall Street (-1,5% il Dow Jones) e Tokyo (Nikkei225 -1,56%). A contribuire alla maggiore capacità di tenuta dei listini europei sembra essere il probabile nulla di fatto della tornata elettorale italiana.

Lazard Frères Gestion: M5S ha smorzato i toni

Come nota Julien-Pierre Nouen, Chief economic strategist di Lazard Frères Gestion, “mentre il Movimento Cinque Stelle ha accantonato il suo piano per un referendum sull’uscita dall’euro, i mercati sono calmi riguardo alle elezioni italiane, con lo spread tra il rendimento dei BTp e dei Bund ancora prossimo ai minimi degli ultimi due anni. Lo scenario più probabile è quello di un voto inconcludente, seguito da settimane di negoziati e da un governo di coalizione. Gli investitori si aspettano pienamente tale scenario”.

Incertezza politica a breve non preoccupa

La cosa interessante secondo Nouen è che “anche il Movimento Cinque Stelle ha recentemente fatto capire di essere disponibile a convergenze con le altre forze politiche sulla base di un “contratto di governo”. Questa incertezza politica – aggiunge l’esperto – potrebbe non essere molto rilevante nel breve periodo, dato che le condizioni economiche sono favorevoli, ma potrebbe diventarlo più avanti”. Il punto fondamentale riguarderà la capacità o meno di fare le riforme necessarie a rilanciare la crescita.

A medio-lungo termine servono riforme

“L’Italia rimane un paese con una crescita potenziale debole, a causa della mancanza di crescita della produttività e di un grosso debito pubblico. Il vero punto è se il prossimo governo realizzerà le riforme necessarie per migliorare le prospettive di crescita strutturale del paese” conclude l’economista di Lazard Frères Gestion. Difficile non essere d’accordo, con tutto quello che ne consegue in termini di necessità di un approccio prudente a medio-lungo termine sui mercati finanziari italiani.

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