I top wine più ricercati d’Italia e del mondo… su internet

Il 2016 è ormai agli sgoccioli e, come ogni anno, è tempo di bilanci, non solo economici, ma anche di popolarità tra le etichette più prestigiose del panorama enoico mondiale. Un buon modo per mettere ordine è quello di affidarsi alle ricerche fatte dai wine lover di tutto il mondo su “Wine-Searcher”, che conta su un database di ben 400.000 etichette diverse, per un milione di ricerche al giorno. Nasce così la “Top 100 Most Searched-For Wines”: al primo posto Château Mouton Rothschild, con 100.991 ricerche al mese, seguito da Château Lafite Rothschild con 91.973, e da Château Margaux con 74.617.

Tra gli italiani, il primo è il Sassicaia di Tenuta San Guido, alla posizione n. 10 (un anno fa era alla n. 13), con 40.276 ricerche al mese, quindi il Tignanello di Marchesi Antinori, alla n. 22 (dalla n. 28) con 26.002 ricerche, e ancora il Masseto, alla posizione n. 33 (dalla n. 36), con con 18.917 ricerche, mentre l’Ornellaia si conferma alla n. 37, con 18.599 ricerche, seguito dal Solaia di Marchesi Antinori, alla n. 53 con 13.580 ricerche (dalla n. 63). E ancora, il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno, alla n. 64 con 11.852 ricerche (dalla n. 66), il Barolo di Bartolo Mascarello, new entry alla n. 76 con 10.917 ricerche, ed il Barbaresco di Gaja al n. 79, con 10.659 ricerche, dalla n. 95 del 2015. Tornando alle prime dieci posizioni, alla n. 4 uno Champagne, il Dom Perignon, con 71.680 ricerche, seguito da un altro trio di bordolesi: Petrus, al n. 5 con 71.032 ricerche, Château Latour, al n. 6 con 60.166 ricerche, e Château Haut-Brion, al n. 7 con 49.795 ricerche. Alla posizione n. 8 si inserisce la griffe simbolo della Napa Valley, Opus One, con 49.467 ricerche, che precede Château d’Yquem, alla posizione n. 9, davanti, come detto, al Sassicaia, con 45.935 ricerche.

In ogni caso, quale che sia il vino cercato, negli Usa, mercato n. 1 del vino al mondo, si sa almeno quanto gli appassionati spenderanno per regalare una bottiglia, grazie ad un sondaggio di “Wine Spectator”: il 38% spende tra i 25 ed i 50 dollari, mentre il 26% decide di volta in volta, in base all’occasione ed al destinatario del dono, con un 21% che si tiene sotto i 25 dollari, e ancora il 13% tra i 50 ed i 75 dollari. Solo il 2% investirà più di 75 dollari a bottiglia.

FONTE: www.winenews.it

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