In attesa di Jackson Hole, cryptovalute in ordine sparso

A cura di Mati Greenspan, market analyst di eToro
La Casa Bianca continua a navigare in acque agitate dopo l’annuncio della dipartita di Steve Bannon, capo stratega e consigliere fidato di Trump. La notizia è stata colta positivamente dai mercati che hanno chiuso in positivo venerdì anche se non abbastanza per parlare di guadagni.
In una settimana povera di grandi spunti in agenda, l’appuntamento più atteso è il meeting di Jackson Hole, dove saranno presenti anche Janet Yellen e Mario Draghi. Un evento che in qualche modo rappresenta un crocevia nel mondo della politica monetaria e al quale gli investitori dovrebbero guardare con attenzione.
Da un lato la grande spinta della banche centrali verso un rafforzamento delle valute, aumento dei tassi e riduzione del Qe. D’altra parte, le perplessità dei paesi che non sono ancora pronti per abbandonare questi strumenti e che potrebbero avere conseguenze negative.
Sul fronte delle crypto valute la situazione è in continua evoluzione. Il bitcoin continua a rimanere dominatore indiscusso del mercato anche se il suo potere è notevolmente diminuito nei giorni scorsi. Solo la settimana scorsa, infatti, controllava il 52% del mercato mentre oggi è sceso al 46%.
L’Ethereum, sul fronte opposto, sta registrando una crescita costante soprattutto in termini di transazioni e volumi scambiati. Ieri il prezzo è arrivato a superare i 300 dollari, il valore più alto registrato dal giugno scorso.

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