Negli ultimi anni l’industria hedge ha esperito una rapida concentrazione degli asset nella Top Ten dei gestori alternativi.
Vista la rapida accelerazione nelle chiusure di fondi e il continuo declino nel numero di nuovi lanci, consolidare sarà la parola chiave dei prossimi anni, cosa evidente dalla tabella a fianco.
Alla fine del 20008 i primi 100 fondi hedge mondiali gestivano quasi due terzi dell’intero patrimonio globale, una concentrazione che è aumentata del 54% rispetto il 2003.
Bridgewater Associates alla fine del 2008 era il più grande fondo hedge del pianeta per masse gestite (nel riquadro il fondatore Ray Dalio). A seguire, JP Morgan (-26% sull’anno precedente a 33 miliardi di dollari) e Paulson & Co (29 miliardi di dollari).
Nel 2008 il tasso di mortalità dei fondi è stato del 3-5% più elevato rispetto i precedenti 10 anni.
Le strategie di investimento dei fondi hedge variano enormemente l’una dall’altra.
Alcune strategie possono essere disegnate per essere ‘direzionali’ (ovvero cercano di anticipare i movimenti dei mercati) altre invece vengono chiamate ‘market neutral’ (ovvero cercano di mantenere una bassa correlazione con il mercato).
A livello di singole strategie, i long/short continuano a rappresentare la strategia più di successo nell’universo alternativo, ma la loro popolarità è comunque in calo rispetto la market share del 41% del 2007 (vedi tabella).