Ue e Cina vicine a un accordo, verso nuove opportunità di investimento

A cura di Wings Partners Sim

L’Unione Europea, durante la giornata di ieri, ha confermato l’impegno per il completamento di un accordo commerciale con la Cina in modo da aprire ulteriormente il mercato cinese agli investitori europei, determinando così una grande vittoria economica e politica per entrambe le parti. Secondo quanto comunicato, la Commissione Europea, braccio esecutivo del blocco, dovrebbe completare i negoziati entro pochi giorni raggiungendo un progetto di accordo tra Bruxelles e Pechino in pochi giorni, accordo fortemente voluto dall’Ue.

Questa conclusione positiva delle trattative iniziate nel 2013 su un accordo di investimento Ue-Cina comporterebbe anche un chiaro segnale contro la sfida “American First” del presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump. Per l’Unione Europea, infatti, l’accordo amplierebbe l’accesso al mercato cinese per gli investitori in diversi settori, che variano da quello automobilistico a quello della biotecnologia. Inoltre, il patto affronterebbe le politiche cinesi ritenute sia dai responsabili europei che statunitensi, come “distorsive del mercato”, poiché viziate da sussidi industriali, da un controllo statale delle imprese e da trasferimenti forzati di tecnologie. Dal lato cinese l’accordo promette di rafforzare la posizione della nazione asiatica come potenza geopolitica globale e potrebbe inoltre limitare i rischi derivanti da una posizione più dura dell’Ue sugli investimenti cinesi in Europa.

Sempre nella giornata di ieri, la Camera degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che sostituisce l’emissione di assegni da 600 dollari ai cittadini americani, previsto dalla legge stabilita in soccorso contro la crisi scaturita dal virus, con pagamenti da 2mila dollari. Sia la sezione democratica che quella repubblicana, infatti, hanno votato favorevolmente alla proposta di incremento dei fondi sostenuta in primis, dal presidente Donald Trump. Il disegno di legge, che ha raggiunto la maggioranza necessaria dei due terzi, passerà ora al Senato, dove potrebbe trovare qualche opposizione all’interno del partito repubblicano. La maggioranza dei senatori repubblicani, infatti, si è sempre opposta a incentivi superiori a 600 dollari, ma l’approvazione dell’incremento da parte di Trump potrebbe influenzare i responsabili del Senato.

Nel frattempo, sul fronte Brexit, i funzionari dell’Unione Europea devono stabilire separatamente che i regolamenti finanziari britannici e la supervisione nazionale siano abbastanza forti da creare condizioni di parità. In caso contrario, infatti, una costante perdita di affari potrebbe diventare una realtà quotidiana per il settore finanziario del regno Unito. Il Cancelliere dello Scacchiere britannico Rishi Sunak ha così affermato che le discussioni con Bruxelles sull’accesso ai servizi finanziari continueranno.

Euro/dollaro

Prosegue la fase laterale delle quotazioni del cambio euro-dollaro, nonostante i tentativi di flessione delle ultime sedute in prossimità della media mobile a 21 giorni in transito in area 1,2100. Il movimento neutrale, tuttavia, viene accompagnato da chiare divergenze negative tra gli indicatori di momentum ed il grafico dei prezzi sia su base giornaliera che su base settimanale, a conferma della necessità del mercato di concludere il movimento pro euro e favorire un ritorno di forza del dollaro. Le attese, pertanto, restano a favore della conclusione della spinta rialzista e dell’avvio di flessioni correttive verso il transito della media mobile a 21 giorni in prima battuta e successivamente verso quella a 100 giorni.

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