Risparmio in crisi? Vietato arrendersi
A questi aspetti si somma l’ambito delle informazioni al cliente, che nei momenti di difficoltà e incertezza divengono un valido strumento per mitigare le ansie del cliente, ma che dalle valutazioni raccolte risultano in questo periodo insufficienti a costituire un elemento di rassicurazione. Conseguenza di questo quadro è l’aggravarsi della percezione di un rapporto sbilanciato in negativo in termini di value for money, in cui il valore è fortemente messo in discussione da parte del cliente mentre il tema dei costi si fa maggiormente sentire”. Il quadro dipinto da Eurisko-Prometeia sembrerebbe lasciare poco spazio al bel tempo. Ma certo non ci si può arrendere. E molto dipende dall’industria del risparmio gestito, dal tipo di risposta che saprà dare a questa situazione.
Proprio il quadro delineato nel rapporto evidenzia anzi quanto sia fondamentale che l’industria riassuma un ruolo attivo da protagonista nel contesto italiano, e che ribadisca la validità di questo comparto e delle sue soluzioni di investimento per un mercato oggi alla ricerca di supporti e di progetti che questa “industry” può certamente soddisfare. E allora, se il mondo intorno è cambiato deve cambiare anche la consulenza. L’alta qualificazione può soddisfare un segmento di mercato esigente e sofisticato (e per niente marginale, visto che riguarda circa un terzo degli investitori) ma lascia fuori le famiglie e per cui “non sembra corrispondere alla realtà vissuta dall’investitore”, scrive Eurisko- Prometeia. C’è quindi sicuramente moltissimo spazio per una consulenza che si sappia calare nella quotidianità delle problematiche del cliente, che sappia tenere conto dei repentini cambiamenti dei mercati e di scenario, anche legislativo e fiscale, che si dimostri concreta e un valido aiuto per la famiglia in un tempo di crisi come quello attuale.
Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nel tuo Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!