3,3 MILIARDI DI DOLLARI DI MULTE - Sale il conto presentato dalle autorità monetarie statunitensi, britanniche e svizzere alle grandi banche mondiali che hanno tentato di manipolare i tassi di cambio. Dopo un’inchiesta durata 17 mesi le prime a dover aprire il borsellino cinque grandi istituti – sono Ubs, Hsbc, Royal Bank of Scotland, Citigroup e Jp Morgan Chase – che hanno ammesso la tentata manipolazione di mercato dei cambi e dovranno pagare multe complessive per 3,3 miliardi di dollari.
LE CINQUE BANCHE COINVOLTE – A pagare il conto più salato sarà Ubs, che dovrà sborsare fino a 800 milioni di dollari: 661 milioni alla Financial Services Authority britannica e alla Commodity Futures Trading Commission americana e altri 134 milioni di franchi svizzeri (quasi 140 milioni di dollari) all’authority elvetica Finma, che ha inoltre ordinato alla banca di automatizzare il 95% delle operazioni sul mercato dei cambi e di limitare i bonus dei trader a un massimo pari al doppio del salario di due anni. Citigroup se la caverà invece con 668 milioni, mentre Jp Morgan Chase ne pagherà 662, Royal Bank of Scotland 634 e Hsbc Holdings 618 milioni di dollari, come ricorda l’agenzia Bloomberg. a l’elenco potrebbe ulteriormente allungarsi visto che Barclays ha ammesso di non essere ancora riuscita a raggiungere una transazione e Deutsche Bank rimane sotto inchiesta. Se si guarda alla sola autorità Usa, cioè la Cftc, questa ha inflitto un’ammenda superiore a 1,4 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro) alle cinque banche: quest’ammenda, che si aggiunge alle sanzioni un pò più elevate da parte delle autorità britanniche, riguarda per circa 310 milioni di dollari ciascuna le americane Citibank e Jp Morgan, per 290 milioni ciascuna Rbs e Ubs, per 275 milioni Hsbc.
RIPERCUSSIONI ANCHE SULLA BOE – Lo scandalo ha avuto ripercussioni anche sulla Bank of England, che ha destituito il responsabile del settore valute, Martin Mallett, a seguito dell’indagine indipendente avviata dopo lo scandalo sulla manipolazione del mercato cambi operato da diverse banche internazionali.