CREDIT SUISSE GUIDA LA CARICA – Le banche svizzere, a partire da Credit Suisse Group, stanno implementando le loro attività in Lussemburgo per usare tale mercato come porta d’ingresso per la Ue-28. L’erosione del segreto bancario che aveva reso la Svizzera per decenni uno dei “paradisi” del wealth management mondiale e l’enpasse nelle relazioni tra Svizzera e Ue, nota oggi l’agenzia Bloomberg, stanno portando gli istituti rossocrociati a costruire una piccola roccaforte nel Granducato, per poter così essere in regola con le nuove norme finanziarie europee.
HUB FINANZIARIO EUROPEO – Anche Pictet e Lombard Odier sembrano intenzionate a rafforzarsi in Lussemburgo, che da parte sua prova a fare concorrenza a Londra e Francoforte come hub finanziario per banche e gestori che intendano esportare i propri servizi in tutta Europa, ora che il Granducato è passato da una regolamentazione opaca che dava una spazio preminente alla segretezza ad una piena adesione alle normative europee. Così i 700 miliardi di dollari di ricchezza privata che si stimano siano accumulati in Lussemburgo potrebbero raddoppiare nell’arco dei prossimi tre anni, anche se i 4.900 miliardi di dollari di asset che tuttora trovano rifugio in Svizzera restano un traguardo difficile da raggiungere.