Moncler brilla a Piazza Affari, di nuovo in frenata i bancari

OGGI C’E’ MENO TENSIONE SUI TASSI – Continua l’andamento a corrente alternata dei listini azionari, che a seconda dei giorni sembrano ritenere più o meno probabile un rialzo dei tassi Usa. Oggi, dopo che sia la Bank of England sia la Banca nazionale svizzera hanno imitato la Bce, restando alla finestra, sembra prevalere l’attesa per un rinvio a dicembre di ogni decisione da parte della Federal Reserve. Così a fine giornata la borsa di Milano vede l’indice Ftse Mib recuperare lo 0,34%, il Ftse Italia All-Share chiudere a +0,30% e il Ftse Italia Star segnare +0,17%, dopo una giornata passata in gran parte con indici in frazionale calo.

L’INTERESSE DI FUSON SPINGE MONCLER – Tra le blue chip della borsa milanese riprende la corsa di Moncler, sospinto da voci di un interesse del gruppo cinese Fosun International e dalla promozione di Morgan Stanley che ha rivisto il giudizio da “equal weight” a “overweight” alzando anche il target di prezzo da 16 a 18 euro. Bene anche Stmicroelectronics, che sfrutta l’avvio positivo del comparto high-tech ed in particolare di Apple a New York, UnipolSai, Fiat Chrysler Automobiles e Tenaris, tutte attorno o poco sotto i due punti percentuali di guadagno a fine giornata.

SETTORE BANCARIO IN PREVALENTE CALO – In deciso ribasso Unicredit e Salvatore Ferragamo, in calo del 2,25% e del 2,20% rispettivamente, ma perdite tra l’1,5% e l’1,9% sono accusate anche da Mediobanca, Ubi Banca e Banco Popolare, tra i peggiori del comparto bancario che oggi ha chiuso in calo nonostante il rimbalzo dei principali concorrenti europei, complice il protrarsi dell’attesa per conoscere qualche dettaglio in più delle mosse con cui le maggiori banche italiane procederanno a rafforzare il proprio capitale, tra cessioni, dismissioni di Npl e aumenti di capitale.

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