SOSTENERE L’EXPORT ALIMENTARE – Lo scrivono gli esperti del Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari agricoli (Defra) in un rapporto intitolato “International Action Plan for Food and Drink” secondo cui anche da Australia e Nuova Zelanda potrebbero venire maggiori esportazioni per 293 milioni di sterline grazie a prodotti quali la birra, mentre Messico e altri paesi dell’America Latina potrebbero far crescere l’export alimentare britannico di 125 milioni, in particolare grazie a whisky e gin.
IL SETTORE CRESCE GIA’ DEL 6% – Nei primi sette mesi dell’anno l’export alimentare britannico ha superato i 10 miliardi di sterline, con un incremento di quasi il 6% su base annua: salmoni scozzesi, carni gallesi, whiskey nord irlandesi e formaggi inglesi sono già oggi prodotti molto noti nel mondo, logico dunque cercare di ripartire da essi per controbilanciare il prevedibile calo di vendite in Europa.