Piazza Affari ha ancora spazio per salire: i titoli da scegliere

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 22 aprile 2016

L’indice Ftse Mib continua a mostrare una buona intonazione. A questo punto si aspetta un allungo e un eventuale superamento di area 19.200/19.300?

Proprio in area 19.200/19.300 di Ftse Mib vedo il target per il completamento del movimento a V iniziato con il top a 19.215 punti lo scorso 14 marzo. Una volta arrivati in area 19.200/19.300 a mio parere ci sarà un movimento laterale di consolidamento forse di breve termine. Oltre l’ostacolo appena segnalato vedo un obiettivo successivo in area 20.000, raggiunta la quale l’indice delle blue chips si troverà in fase di ipercomprato se continuerà a salire senza una prolungata fase laterale.
A Piazza Affari tecnicamente c’è ancora spazio per salire perchè non siamo ancora in ipercomprato e mi aspetto quindi un’ulteriore ascesa dei corsi. Sarà molto importante posizionare uno stop loss a ridosso del supporto statico e dinamico che al momento possiamo individuare a 18.255 punti. Sotto questa soglia il Ftse Mib potrebbe accusare un’inversione di tendenza e tornare ad incrociare al ribasso in sequenza la media mobile a 21 periodi che ora passa a 18.000 punti e successivamente a quota 17.800 la media mobile a 50 giorni.

Nel settore bancario come valuta l’attuale impostazione di Unicredit e di Intesa Sanpaolo, alla luce della maggiore forza relativa espressa dal primo dei due?

Unicredit dal punto di vista tecnico ha completato un bel doppio minimo in area 2,75 euro a cavallo tra metà febbraio e la prima settimana di aprile. Il titolo ora sta beneficiando di un rimbalzo che nelle ultime sedute ha spinto i corsi ad incrociare al rialzo in area 3,35 euro le medie mobili a 21 e a 50 sedute, ancora più o meno coincidenti a quel livello. Unicredit non si trova ancora in area di ipercomprato e quindi potrebbe beneficiare ulteriormente di un rialzo e in quest’ottica i prossimi obiettivi sono individuabili a 4/4,1 euro in prima battuta e in seguito a 4,5 euro.
Già in area 4 euro però sarebbe auspicabile un movimento laterale di consolidamento, mentre lo stop loss andrà posizionato in area 3,3 euro, sotto cui Unicredit potrebbe invertire nuovamente la rotta.

Su Intesa Sanpaolo probabilmente sta pesando la notizia relativa alla vendita di Setefi, la società dei pagamenti controllata dal gruppo.
Dal punto di vista tecnico il titolo sul grafico daily sta disegnando un movimento analogo a quello di Unicredit. Il titolo ha completatola formazione di un doppio minimo tra febbraio e la prima settimana di aprile in area 2,13/2,15 euro. In seguito i corsi hanno incrociato al rialzo le medie mobili a 21 e a 50 sedute che coincidono tuttora in area 2,4 euro.
Il titolo potrebbe ulteriormente salire verso quota 2,65 euro prima e poi spingersi verso i 2,8 euro, con stop loss a 2,4 euro.

Nella seduta di ieri Snam è stato penalizzato dalle vendite dopo il buon rialzo messo a segno fino ad ora. Quali strategie ci può suggerire per questo titolo?

Snam ha inviato un brutto segnale dal punto di vista tecnico, incrociando ieri a 5,4 euro la media mobile a 21 sedute che fungeva da supporto dinamico di breve-medio termine.
Il titolo potrebbe accusare un’ulteriore correzione verso i 5,2/5,15 euro dove è posto un supporto statico di medio termine. In caso di violazione di questo livello avremmo un obiettivo successivo a 5 euro, mentre se Snam dovesse invertire rotta, evento che ritengo poco probabile, con un ritorno sopra i 5,4 euro, potremmo assistere ad un recupero.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci in questa fase a Piazza Affari? 

Sto seguendo Fca che ieri ha superato l’importante resistenza statica di medio termine a quota 7,3 euro, anche se tale livello è stato nuovamente perso oggi. Il titolo ha completato un movimento a V e in caso di ritorno sopra i 7,3 euro avrà buone chances di allungare ulteriormente il passo verso i 7,85/8 euro in primis e in seguito spingersi fino a 8,3/8,35 euro.
A chi volesse acquistare Fca suggerirei di posizionare uno stop loss a 7,1/7 euro, dove troviamo il supporto dinamico di breve termine.

Sempre tra le blue chips vorrei richiamare nuovamente l’attenzione su Eni che, sulla scia del recupero del petrolio, malgrado il fallimento del vertice Opec di domenica scorsa, sta testando la resistenza statica di medio termine simile a quella a cui si sta avvicinando il Ftse Mib. Per Eni l’ostacolo è a 13,9 euro, oltre cui il prossimo ostacolo lo possiamo individuare a 14,65 euro in prima battuta e successivamente a 15,5 euro. Tra questi due ultimi obiettivi sarebbe auspicabile che il titolo avviasse una fase laterale di breve termine. Lo stop loss per ENI andrà posizionato a 13,5 euro.

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