Masi Agricola chiude il primo semestre con utile in crescita del 25% a 3,9 milioni

Masi Agricola ha chiuso il primo semestre con ricavi aumentati complessivamente del 9% circa, e buoni risultati in tutte le tre macroaree geografiche presidiate dal gruppo: Italia (+35%), Americhe (+8%), Europa (+4%). La crescita più rilevante nel primo semestre 2016 è stata realizzata dai Premium Wines (+8% circa) e dai Classic Wines (+10% circa). Per quanto riguarda i ricavi espressi in unità di prodotto si registra una crescita complessiva superiore alla crescita in valore. L’ebitda migliora, attestandosi a 8 milioni (7,5 nei primi sei mesi dell’esercizio precedente), con margine sostanzialmente in linea (27% circa). L’utile netto consolidato del periodo migliora da 3,1 a 3,9 milioni di euro.
La produzione di vini da uve appassite effettuata agli inizi del 2016 è stata particolarmente proficua, in termini di quantità e qualità, in virtù di un’eccellente annata agraria 2015 e di una stagione di autunno-inverno caratterizzata da condizioni meteorologiche ottimali. Nel mese di gennaio 2016 la società ha presentato il nuovo concept “Modello”, derivato dalla storica etichetta “Modello delle Venezie”, già nel portfolio Masi. L’intervento ha riguardato, oltre al logo, anche un restyling dell’etichetta e la definizione degli elementi alla base della brand equity del nuovo brand.
Il 18 marzo 2016 l’offerta del wine shop attivo presso Tenuta Canova in Lazise (VR) è stata ampliata con uno spazio “Vino & Cucina”, per consentire alla clientela di abbinare alla degustazione dei vini del Gruppo alcune proposte di gastronomia fondata sui concetti di semplicità, autenticità e territorialità. Presso tale sito produttivo, consistente in vigneto, fruttaio di appassimento e cantina di affinamento, vengono effettuate anche visite guidate al pubblico, in applicazione del progetto strategico Masi Wine Experience, finalizzato a ottenere un sempre maggiore contatto diretto con il consumatore finale. La gestione di Tenuta Canova è operata direttamente dal gruppo Masi, per mezzo della controllata Terre e Vigne S.r.l.
Come già dichiarato nei mesi scorsi, un elemento che impatterà negativamente sulla profittabilità dell’esercizio in corso è costituito dai contributi dell’OCM per la promozione extraeuropea del vino, che risultano drasticamente ridotti per l’Istituto Italiano del Vino di Qualità Grandi Marchi, attraverso il quale la società presenta i propri progetti di promozione ai fini dell’ottenimento di contributi OCM. Peraltro la società ha recentemente appreso che con il nuovo bando, riferito a un periodo biennale a partire da metà ottobre 2016, potrà tornare ad avvantaggiarsi dei contributi in parola in misura sostanzialmente in linea con gli esercizi precedenti.
Il 25 luglio 2016 il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella ha presentato alla Regione del Veneto un’istanza per la riduzione, relativamente alla vendemmia 2016, del quantitativo di uva certificabile per ettaro da destinare alla produzione dei vini DOCG “Amarone della Valpolicella” e “Recioto della Valpolicella”. La richiesta è di ridurre del 20% la cosiddetta “scelta vendemmiale” rispetto al limite consentito fino alla vendemmia 2015. Il Consorzio ha giustificato l’istanza con la necessità di mantenere un’adeguata profittabilità lungo tutta la filiera produttiva del comparto Valpolicella, proponendo quindi una misura di contenimento della produzione a fronte dell’incremento passato e prospettico del potenziale produttivo (i.e. vigneti autorizzati). Masi Agricola ritiene che la richiesta del Consorzio – pur prevista dalla normativa in casi di eccezionalità – sia oggi intempestiva, fondata su presupposti metodologicamente carenti, lesiva degli interessi dei produttori di qualità, turbativa del mercato. Auspichiamo che una simile presa di posizione, la quale rappresenta un mero intervento tattico, a fronte invece di un impasse strutturale, non venga accettata dalla Regione. La questione dovrebbe definirsi in limine alla vendemmia. La società ha comunque tutelato il proprio business attraverso una coerente gestione degli acquisti e delle scorte.

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