La Banca centrale europea sta approntando nuove misure di allentamento

A cura di Philipp Waeber, Global Macro Research, Credit Suisse Private Banking & Wealth Management
In occasione della sua riunione regolare del 22 ottobre, la BCE ha mantenuto la sua posizione di politica monetaria, pur assumendo un tono anche più conciliante rispetto alla riunione precedente. Visti i rischi al ribasso per prospettive sull’inflazione già contenute, sembra che la BCE stia per adottare ulteriori misure di allentamento monetario. Il presidente della BCE Mario Draghi ha annunciato l’intenzione di un riesame del livello di stimolo monetario a dicembre sulla base delle proiezioni degli esperti aggiornate. Inoltre, il Consiglio direttivo della BCE ha richiesto una valutazione dei vantaggi e degli svantaggi di tutti gli strumenti di politica monetaria disponibili.
Programma di acquisto di asset: lo strumento di politica preferito Continuiamo a ritenere che gli adeguamenti al programma di acquisto di asset in corso siano l’intervento più probabile. In linea con i precedenti segnali, questa previsione è stata, a nostro giudizio, confermata dalla dichiarazione di ottobre: «Il Consiglio direttivo è disposto, ed è nelle condizioni di intervenire […]. In particolare, il Consiglio direttivo ricorda che il programma di acquisto di asset fornisce una sufficiente flessibilità in termini di adeguamento delle sue dimensioni, composizione e durata».Da ultimo, sussistono due opzioni per allargare il programma: un suo prolungamento nel tempo e un incremento degli acquisti di asset mensili.
Prolungamento e anticipazione del programma? Per via delle preoccupazioni correlate a un funzionamento senza problemi dei mercati finanziari, che spingono già la BCE ad anticipare gli acquisti di asset di mesi con meno liquidità, prevediamo che la BCE sarà più propensa a prolungare il programma a livello temporale piuttosto che a incrementare gli acquisti di asset mensili. A nostro giudizio, ciò avverrà sotto forma di un prolungamento del programma in corso di 6–9 mesi oltre il settembre 2016. Un incremento degli acquisti di asset mensili non può essere escluso, e giungerebbe insieme a un’estensione del paniere di asset idonei al fine di salvaguardare il funzionamento senza problemi dei mercati.
Tagli dei tassi di nuovo sul tavolo Inoltre, i tagli dei tassi d’interesse sono di nuovo sul tavolo, dopo che la BCE aveva precedentemente affermato più volte che i tassi avevano raggiunto il loro limite inferiore. Draghi ha ora esplicitamente osservato che anche questo strumento doveva essere riconsiderato. Ha suggerito che i timori sulla credibilità associati a un altro potenziale taglio dei tassi non erano consistenti rispetto alla credibilità più in generale della banca centrale, che a suo giudizio dipende soprattutto dall’adempimento del suo mandato. A nostro giudizio, se il tasso di deposito verrà tagliato ulteriormente dipenderà in larga misura dal tasso di cambio in EUR. Tanto più l’EUR si deprezzerà nelle prossime settimane, quanto meno probabile sarà un taglio del tasso di deposito.

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