Vantea Smart realizza il paradigma economico della diversificazione correlata archivia il 2021 con risultati molto positivi e rilancia la sfida per il futuro, grazie alla crescita attesa sia nelle attività più rodate (Cybersecurity e Food & Beverage), sia nelle aree di business più innovative (ERP e Personal Concierge), che esprimeranno pienamente le loro potenzialità solo nei prossimi anni. Nel medio-lungo termine, la priorità del gruppo, guidato da Simone Veglioni, è quella di espandersi ulteriormente a livello dimensionale, portando avanti nel contempo una costante attività di M&A finalizzata alla realizzazione di sinergie. Il tutto, continuando a realizzare il paradigma economico della diversificazione correlata, guidata dalla tecnologia informatica e dall’analisi dei dati. In questo scenario, ecco di seguito l’analisi fondamentale di Vantea Smart elaborata da Market Insight.
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- Simone Veglioni, Ad di Vantea SMART, illustra le priorità strategiche
- Lo sviluppo della piattaforma di Cybersecurity
- Gli obiettivi per le aree Food & Beverage, ERP e Personal Concierge
- Il mercato nei segmenti Cybersecurity e Food & Beverage
- Le prospettive nei settori ERP e Personal Concierge
- Raddoppiano ricavi ed Ebitda adjusted nel 2021
- Prosegue lo sviluppo nelle aree di business più mature
- Focus sull’incremento dei ricavi
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Il 2021 è stato un anno estremamente positivo per Vantea SMART. Il Gruppo, attivo in 4 aree di business -Cybersecurity, ERP, Food & Beverage e Personal Concierge- sinergicamente connesse dalla tecnologia informatica, è sbarcato a Piazza Affari il 27 gennaio dello scorso anno e ha archiviato l’ultimo esercizio con ricavi per 34,1 milioni (+99%) e un Ebitda adjusted di 3,6 milioni (+99%).
Uno sviluppo trainato dal costante contributo dell’area Cybersecurity e dal significativo impulso del Food & Beverage, settori che continueranno a crescere nel medio-lungo termine.
In particolare, per quanto riguarda la Cybersecurity, dove Vantea SMART è punto di riferimento nello sviluppo di progetti di Identity ed Access Management (IAM) e nell’evoluzione degli strumenti di Security Operations in ambito end point e data center, “riscontriamo una maggiore sensibilità da parte di aziende, operatori e istituzioni e ci aspettiamo una crescita non solo a livello istituzionale ed enterprise, ma anche nel segmento delle medie aziende, che guardiamo con interesse”, spiega il Ceo.
Nel Food & Beverage, dove il Gruppo è attivo nella logistica multisettoriale integralmente esternalizzata e con un innovativo marketplace digitale per il comparto Ho.re.ca “gli utenti sono pronti a passare al digitale, ma nel medio termine ci aspettiamo una transizione anche da parte dei produttori, malgrado sia un processo che richiederà più tempo”.
In questo scenario positivo, l’azienda concentrerà i propri sforzi sullo “sviluppo del software di Cybersecurity (Infosync) e della piattaforma digitale di Food & Beverage, ma anche sull’ottimizzazione e la commercializzazione della soluzione di ERP conSuiteX, la soluzione proprietaria unica e integrata, cloud native, a microservizi, customizzabile e pensata per le PMI, e sul lancio di un innovativo modello di business nel segmento del Personal Concierge, che attraverso l’APP Paspartù proponiamo alle aziende come strumento di welfare aziendale e fidelizzazione della clientela”.
Proprio nel primo semestre del 2022 “si concluderà un importante step produttivo della SuiteX, che avrà ricadute sui ricavi nel secondo semestre”. Anche per quanto riguarda la soluzione di Personal Concierge, “nella prima metà dell’anno verrà ultimata la sperimentazione per poi partire, nel secondo semestre, con la fiducia che il nuovo business model possa cambiare radicalmente il mercato nel giro di 3-5 anni”.
Il tutto, “privilegiando in questa fase la crescita dei ricavi rispetto alla marginalità relativa, per conquistare quote di mercato, con l’obiettivo di ottimizzare in un momento successivo”.
Discorso diverso per quanto riguarda l’attività di M&A, finalizzata non ad aumentare il fatturato, ma a ricercare sinergie. In questo caso, la crescita esterna comporta “alcune attività preliminari, antecedenti la chiusura dell’operazione, per giungere al closing con un grado di maturazione maggiore ed evitare costi di integrazione troppo elevati”.