El-Erian (Allianz): “Bitcoin di nuovo sugli scudi in scia ai ritardi della Fed”

In un’intervista alla CNBC, Mohamed El-Erian, Chief Economic Advisor di Allianz, ha commentato che a suo parere i ritardi nellarisposta della Fed all’inflazione porteranno il valore del Bitcoin e delle criptovalute in generale a crescere più rapidamente.

Allianz: Mohamed El-Erian prevede la crescita di Bitcoin e crypto

Nel dettaglio, come riportato da Cryptonomist.ch, El-Erian ha affermato che la Federal Reserve sta tardando a rispondere all’inflazione e questo causerà l’aumento dei prezzi di Bitcoin e criptovalute.  L’economista ha anche sottolineato che la banca d’investimento Goldman Sachs ha detto sempre lunedì che c’è un 35% di probabilità di una recessione nei prossimi due anni. In questo senso, lo Chief Economic Advisor di Allianz sostiene che i CEO delle banche sono preoccupati per l’ambiente macro derivante proprio dal panorama di crescita dell’inflazione.

A proposito del mercato crypto, El-Erian, riferendosi all’ultimo sell off del weekend, ha detto: “Penso che la preoccupazione per il popolo delle criptovalute sia che questo declino sta avvenendo in un momento in cui l’oro è in rialzo e raggiunge quasi 2.000 dollari. Perché il grande argomento per le criptovalute è che si tratta di un diversificatore. In un momento di inflazione, è attraente. Ci stiamo adattando a un paradigma in cui la liquidità non è più abbondante. E non è più prevedibile”. E, infatti, l’economista sottolinea come le criptovalute, a differenza dell’oro, siano cresciute più in fretta, grazie alle iniezioni di liquidità.

Tornando al discorso Fed e inflazione, El-Erian ha poi aggiunto: “Ciò che li costringerà a cambiare il loro obiettivo è il riconoscimento che essendo così in ritardo, non possono raggiungere il loro obiettivo e la loro credibilità è minacciata. Si preoccuperanno anche del fatto che colpendo troppo forte i freni, potrebbero spingere questa economia non solo in una recessione a breve termine, ma in una recessione a lungo termine. Saranno molto tentati e molte persone li spingeranno ad aumentare l’obiettivo dal 2% al 3% come via d’uscita. Ora, questa non sarà una via d’uscita facile, e sarà incredibilmente controversa”.

Il caso di Bitcoin in Argentina

Proprio di recente, anche l’Argentina ha fatto parlare di sé per la sua valutazione di Bitcoin e criptovalute come soluzione all’inflazione e alla crisi che il Paese sta vivendo.

In linea generale, però, il governo è stato fermato da un accordo con la FMI che lo obbliga a scoraggiarne l’uso, in cambio di un piano di ristrutturazione del debito di quasi 45 miliardi di dollari.

Solo un piccolo comune della provincia di Santa Fe, Serodino, sembra essersi ribellato. Infatti, il sindaco Juan Pio Drovetta, sembra essere ben deciso ad utilizzare le crypto, finanziando un progetto per creare una grande mining farm sul territorio comunale.

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