Mercati, Minibond: ancora in calo le emissioni

Prosegue il trend di riduzione dei collocamenti di Minibond cominciato da inizio anno: nel terzo trimestre del 2023 sono stati 29 le emissioni (nessuna quotata sul segmento ExtraMOT Pro di Borsa Italiana), per un controvalore complessivo di 176,4 mln di euro, come emerge dal più recente report sul comparto curato da Azimut Direct.

Il totale, da inizio anno, è di 76 emissioni, per un controvalore di 451,4 mln; in calo, se si pensa che nei primi mesi del 2022 le emissioni furono ben 226, per un controvalore totale pari a 1.267 mln.

I valori medi dei minibond emessi durante l’ultimo trimestre sono i seguenti:

  • taglio 6,3 mln di euro
  • cedola annua 7,39% (calcolata sulle sole emissioni a tasso fisso)
  • scadenza 5,2 anni.

Interessante anche comprendere l’evoluzione nel tempo di questo strumento finanziario: dal 2018 ad oggi, i minibond emessi in totale sono stati 1.245, di cui 151 quotati sul segmento ExtraMOT Pro e 1.094 collocati privatamente, per un controvalore totale di oltre 7,3 mld.

Di seguito le caratteristiche medie delle emissioni dal 2018 ad oggi:

  • taglio 6,1 mld
  • cedola annua 4,45% (calcolata sulle sole emissioni a tasso fisso)
  • scadenza 5,6 anni

In aumento le emissioni a tasso variabile: nel 2022 e nei primi nove mesi del 2023, oltre il 50% delle emissioni (191 titoli su 378 totali) sono state caratterizzate da una cedola variabile, in genere indicizzata all’Euribor.

Una tipologia di obbligazioni in cui è comune trovare una cedola variabile è quella dei cosiddetti Sustainability-Linked Bond (“SLB”), che si caratterizzano per meccanismi di riduzione del tasso cedolare sulla base di obiettivi di sostenibilità stabiliti al momento dell’emissione. Nell’ultimo trimestre ne sono stati emessi 9 SLB (di cui 6 nell’ambito di un Basket Bond promosso da UniCredit), per un controvalore di 63,5 mln (ovvero il 37% del controvalore totale del periodo).

Come localizzazione geografica, il 71% vede concentrarsi le emissioni in cinque Regioni: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Campania, per un controvalore superiore a 5,2 mld.

Infine, per quanto riguarda la concentrazione settoriale, la maggior parte dei minibond è stata emessa da imprese del mondo industriale, con 226 emissioni per un ammontare totale superiore a 1,3 mld.

Come leggere questi dati?

Il calo di emissioni in questo 2023 potrebbe essere legato alla disponibilità per le imprese di accedere al credito sotto forma di direct lending garantito, per mezzo delle garanzie pubbliche SACE e MCC, in essere dalla metà del 2022.

Se le PMI rappresentano un pilastro fondamentale per la crescita, la competitività e la resilienza dell’economia nazionale, è altrettanto vero che, oggi, molte imprese si trovano di fronte a sfide significative quando cercano di accedere ai mercati finanziari per sostenere i propri progetti di espansione e sviluppo. Per questo Azimut Direct ha fatto sua la missione di facilitare questo accesso attraverso l’attività congiunta di consulenza e strutturazione di strumenti di finanza alternativa per la raccolta di capitali presso investitori qualificati.

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