Ftse Mib, Dax ed Euro Stoxx 50: ecco come muoversi all’inizio del nuovo anno

Alla chiusura dell’anno la performance dell’indice Ftse Mib si attesta a ridosso del +30% senza aver effettuato grossi scossoni: una salita dei corsi continua e prolungata (Figura 1) che sembra quasi il paradiso degli investitori.

Fig 1. Future Ftse Mib – Grafico mensile

Anche la gestione delle posizioni è stata molto facile (e su queste pagine è stata più volte ripetuta): mantenere tutto (se i vari titoli non avessero rotto i loro supporti) in portafoglio resistendo all’impulso di vendere. Tuttavia questa facilità non ha impedito a qualcuno di sbagliare: confidando nelle solite oscillazioni (che questa volta non si sono verificate), l’aver venduto per ricomprare più in basso è stata una strategia che molti hanno effettuato ma che non ha pagato.

Il nuovo anno inizia quindi con le stesse domande che hanno accompagnato il vecchio: il trend si manterrà rialzista (la prova di ciò consistendo in variazioni giornaliere consecutive da +3%, +4%, +5%, che non si sono per ora verificati) oppure si invertirà al ribasso, dando prova di una ingannevole, falsa rottura del lungo laterale avvenuto per più di un decennio?

Ebbene, se per il comportamento necessario al rialzo abbiamo detto, per il ribasso la cartina tornasole, da tenere d’occhio da inizio 2024 sarà la tenuta o la rottura dei 30.200 punti: una violazione di tale livello sarebbe un primo segnale di una possibile futura debolezza del mercato italiano (Figura 2).

Fig 2. Future Ftse Mib – Grafico giornaliero

Insomma il ribasso, che sia di breve o di lungo periodo, deve prima passare di là.

Anche il Dax index è salito nel corso del 2023 ma in maniera più discontinua e meno incisiva del suo cugino italiano: la performance annuale si è attestata a circa il +19% e l’oscillazione in negativo c’è stata, nel corso dell’anno. Parimenti però, mentre il trend è positivo, esistono dubbi grafici sulla prosecuzione della salita: la forma non esclude infatti che si sia in onda 5 che, secondo l’analisi di Elliott, rappresenta l’ultima parte del rialzo e che precede un’inversione (Figura 3).

Fig 3. Future Dax index – Grafico mensile

Se è vero che la barca va lasciata andare finché va, è anche vero che il marinaio non si avventura in mare aperto quando ci può essere aria di tempesta: la strategia è dunque identica a quella del fib: mantenere tutti i titoli fino a prova contraria ma monitorare i supporti per venderli e sicuramente non aggiungerne altri.

Inutile dire a cosa assomiglia l’indice Euro Stoxx 50. Anche la sua performance annuale (+19% circa) è comparabile a quella dell’indice tedesco e sicuramente l’analisi è identica. Occorre quindi stare attenti ugualmente ad eventuali inversioni di trend (Figura 4) senza per questo rinunciare a farsi stupire da inaspettate e inattese accelerazioni al rialzo.

Fig 4. Euro Stoxx 50 – Grafico mensile

Insomma, sebbene si voglia credere ai doni che Babbo Natale e la Befana possono fare, si rimane con i piedi per terra seguendo i seguenti adagi di Borsa: mai contro trend ma cautela contro possibili inversioni al ribasso per le quali il monitoraggio dei supporti e la scelta di vendere una volta rotti rappresenta un antidoto efficace.

A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp

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