Obbligazioni: fari puntati sul Btp Valore

Nei verbali dell’ultimo consiglio della Fed, usciti in settimana, si legge che la preoccupazione principale dei banchieri centrali Usa è quella di agire troppo in fretta nel percorso del taglio dei tassi.
I verbali si riferiscono al Fomc di gennaio, tenutosi prima della diffusione degli ultimi dati su payroll e inflazione Usa, risultati sopra le attese e che, secondo il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, complicano il quadro per la banca centrale in vista delle prossime scelte di politica monetaria.

Alcuni analisti ritengono che i mercati azionari e del reddito fisso siano ancora troppo ottimisti sulla rapidità con cui l’istituto taglierà i tassi di interesse, sottovalutando il rischio di una recessione economica o di una riaccelerazione dell’inflazione.
Gli investitori prezzano al momento tre riduzioni quest’anno dalle sei scontate a inizio gennaio, con una prima mossa prevista a giugno.

Le reazioni sui rendimenti sono state di un leggero rialzo rispetto alla scorsa settimana, a carattere generale, considerando che lo spread Btp/Bund è addirittura migliorato a quota 148. Per il nostro benchmark si viaggia di poco sopra il 3,9% mentre il Bund è in area 2,45%. Tra i Paesi dell’Eurozona torna il Belgio al 3% sulla curva decennale ed al di sotto rimangono oltre alla Germania, l’Austria, Finlandia, Francia, Irlanda ed Olanda, il resto è sopra il 3% e la media dei titoli EU è risalita al 3,02%. Stabili sopra il 4% il Gilt UK ed i Treasury americani, rispettivamente al 4,09% e al 4,3 per cento.

Le nuove emissioni governative sotto i riflettori

Ma l’attenzione degli investitori è tutta verso la prossima settimana: si avvicina infatti la data del 26 febbraio, giorno in cui inizierà il collocamento del terzo Btp Valore, della durata di sei anni con scadenza nel marzo del 2030. E anche stavolta si rivolgerà esclusivamente agli investitori retail. Anche il Btp Valore marzo 2030 staccherà cedole con cadenza trimestrale come previsto con l’emissione di ottobre. E tali cedole saranno crescenti (step up). Nel dettaglio, il Tesoro ha comunicato che ci sarà un tasso lordo annuale valido per il primo triennio e un secondo più alto per gli ultimi tre anni. Per gli obbligazionisti cosiddetti cassettisti, cioè che acquisteranno il titolo durante il collocamento e lo manterranno in portafoglio fino alla scadenza, è previsto un premio fedeltà dello 0,70% del valore nominale. Nelle precedenti due occasioni, esso venne fissato allo 0,50%. L’emissione avverrà come sempre alla pari, cioè l’investitore pagherà il  prezzo di 100. Il tasso cedolare minimo garantito è del 3,25% per il primo, secondo e terzo anno, che sale al 4% per il quarto, quinto e sesto anno. Al termine del collocamento – ha precisato il Mef – verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo.

Durante la settimana in corso a livello europeo vi è stato un grande interesse per il nuovo EU decennale, Isin EU000A3K4ES4, emesso per sette miliardi e con richieste otto volte superiori che alla fine hanno permesso di proporre una cedola del 3% con prezzo d’emissione a 99,754 e taglio minimo da 1 euro.

Offerta decennale anche per il Granducato del Lussemburgo che gode di tripla A nel panorama europeo con 1,25 miliardi con cedola del 2,875% e prezzo d’emissione a 99,734. Grande successo in corso di collocamento con richieste abbondanti, Isin LU2773894873 e taglio da mile euro con multipli di mille.

Sia le EU che il Lussemburgo hanno mantenuto nel grey market successivo i valori di collocamento.

Il  Governo di Bangkok ha intenzione di emettere un bond in dollari per l’importo di un miliardo, il quale sarebbe il primo sovrano per la Thailandia nell’arco di un ventennio. La Thailandia è un emittente investment grade con rating BBB+ / Baa1.

I nuovi bond corporate sotto la lente

Molta l’attività sui corporate che hanno probabilmente emesso in questa settimana al fine di non trovarsi con un mercato “cannibalizzato” dal Btp Valore.

Enel è tornata sul mercato delle obbligazioni perpetual con un bond PNC5.25 riservato ad investitori istituzionali per 900 milioni. L’obbligazione non ha scadenza e ha l’opzione callable a partire da cinque anni e quattro mesi, a febbraio 2029. Le prime indicazioni di rendimento erano in area 5,50%. Buoni gli ordini in questo deal, oltre tre miliardi e ciò ha permesso di abbassare gli spread iniziali ad un rendimento finale rispettivamente 4.875%. Una cedola fissa annuale del 4,75% verrà corrisposta fino alla prima reset date del 27 maggio 2029. Da quella data, salvo non sia stato interamente rimborsato, il bond maturerà poi un interesse pari al tasso Euro midswap a cinque anni, incrementato di un margine iniziale di 212,9 punti base, più un ulteriore margine di altri 25 punti base a partire dal 27 maggio 2034 e di un successivo aumento di ulteriori 75 punti base dal 27 maggio 2049. La cedola fissa è pagabile annualmente in via posticipata nel mese di maggio, a partire da maggio 2024. Il prezzo di emissione è fissato a 99,454 e il rendimento effettivo alla prima reset date è pari a 4,875% annuo. La data prevista per il regolamento è il 27 febbraio 2024. Rating Baa3/BBB- e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille, Isin XS2770512064.

E’ andato molto bene il nuovo bond sustainability di Autostrade. L’operatore autostradale ha collocato un sustainability bond in due tranche da massimi 500 milioni di euro ciascuna, la prima con scadenza al 28 giugno 2032 e la seconda al 28 febbraio 2036. La durata massima è, quindi, di 12 anni. Il collocamento si è chiuso con ordini sette volte superiori l’offerta. Il rendimento è stato fissato a 160 punti base sopra la curva midswap per la prima tranche, che ha avuto ordini per 4,9 miliardi, e a 187 punti base sulla stessa curva per la seconda, con ordini per oltre 3,5 miliardi. Entrambi i rendimenti sono più bassi di quelli previsti all’avvio del collocamento, quando l’attesa per circa 200 punti base per la prima tranche e 225 punti base per la seconda. La tranche a otto anni (Isin XS2775027043) paga una cedola del 4,25% e prezzo 99,272; la tranche a 12 anni (XS2775027472) paga una cedola del 4,625 e prezzo 99.648. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e rating Baa3/BBB-.

Leasys ha collocato un’obbligazione a quattro anni, ammontare 500 milioni contro ordini per 3,3 miliardi di euro. Dopo le prime indicazioni in area +165, il rendimento è stato abbassato a +150 punti per chiudere a +120 punti sul ttasso midswap. Nel dettaglio: cedola 3,875%, prezzo 99,358 e rendimento 4,052%. Lotto minimo di 100mila euro con multipli di mille, Isin XS2775056067.

Coca Cola (BBB+) è tornata sul mercato con un’obbligazione a quattro anni. Prime indicazioni di rendimento in area 100 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a +65 e +60 alla chiusura del collocamento. Ordini raccolti 2,6 miliardi di euro, oltre quattro volte l’ammonatre emesso, alzato a 600 milioni di euro dai 500 milioni annunciati alla partenza. Nel dettaglio: cedola 3,375%, prezzo 99,904 e rendimento 3,401%. Lotto minimo di 100mila euro con multipli di mille, Isin XS2757515882.

Banca Ifis ha collocato un’obbligazione senior preferred unsecured per 400 milioni di euro. Si tratta di un’emissione rivolta agli investitori istituzionali, con un taglio minimo di 100mila euro. Il deal ha raccolto ordini per 2,3 miliardi di euro, il che ha permesso ai collocatori di abbassare il rendimento a 290 punti base sopra il tasso midswap rispetto a +340 punti a inizio collocamento e di aumentare la size a 400 milioni di euro dai 300 milioni annunciati in partenza Il bond a cinque anni scade nel 2029 con un reoffer price di 99,362 per un rendimento a scadenza del 5,65% e una cedola pagabile annualmente del 5,50%. L’obbligazione ha un rating atteso di BB+/Baa3. Isin IT0005584260.

Il più grande produttore di semidoconduttori della Germania, Infineon Technologies, ha collocato un’obbligazione senior con scadenza a tre anni fissata al 26 febbraio 2027. L’obbligazione offre un rendimento di 48 punti base sopra il tasso midswap, abbassato da +85/90 punti fissati alla partenza. Nel dettaglio: cedola 3,375%, prezzo 99,829, rendimento 3,436%. Lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila, rating BBB+. Ammontare emesso 500 milioni di euro, Isin XS2767979052.

Sempre in Germania è uscito Bayerische Landesbodenkreditanstalt che si è finanziato con un’obbligazione social  con scadenza a sette anni, 28 febbraio 2031 e ammontare di 500 milioni di euro. L’obbligazione (Isin DE000A161RX6) ha rating AAA ed è stata collocata con un rendimento di 17 punti base sopra il tasso midswap, abbassato dai 18 punti iniziali. Nel dettaglio: cedola 2,875%, prezzo 99,981, rendimento 2,878%, taglio di mille euro con multipli di mille.

UniCredit è tornata sul mercato obbligazionario retail puntando su un titolo a tasso misto. La banca ha emesso un titolo di debito a 13 anni, con taglio minimo di ingresso a 10mila euro, che nei primi tre anni rende il 7,7%. Il bond, con scadenza nel 2037, per i primi tre anni garantisce al possessore una cedola lorda del 7,7% annuo, pagato su base annuale. Da febbraio 2027 e per i successivi 10 anni il meccanismo cambia: la cedola lorda diventa variabile, pari al tasso Euribor a 3 mesi (con un minimo 0 e un massimo del 7,7% annuo), pagata su base annuale. Attualmente il tasso di riferimento è al 3,93%. A scadenza l’importo di rimborso sarà pari al 100.  Il titolo ha codice Isin IT0005583643.

La banca francese Bnp Paribas ha emesso obbligazioni perpetue in dollari per l’importo di 1,5 miliardi (Isin USF1067PAF39). L’emissione è avvenuta alla pari, cioè al prezzo di 100. Si tratta di un bond subordinato del tipo Additional Tier 1 (AT1). La cedola è stata fissata all’8%. Quanto ai rating, sono Ba1/BBB-/BBB. Le obbligazioni perpetue non hanno scadenza, tuttavia, entro il 22 agosto del 2031, cioè a sette anni e mezzo dalla data di emissione, l’istituto si riserva la facoltà di esercitare la prima call. A quel punto, due le alternative: l’obbligazionista riceve in pagamento il capitale e l’investimento si estingue; l’investimento prosegue e le obbligazioni Bnp Paribas convertono la cedola da fissa a variabile. Questa sarà pari per i successivi cinque anni al tasso midswap a cinque anni più uno spread di 372,7 punti base. E il reset avverrebbe ogni cinque anni.

Per la parte corporate retail in dollari, spicca il mega deal da 13,5 miliardi della Cisco che ha rating AA-, spalmato su ben sette scadenze che vanno dai due anni fino al 40 anni. Cedola del titolo 2027 al 4,8% mentre il 2064 è al 5,35%, in mezzo a questi vertici le altre scadenze e i rendimenti.

Aramco, società petrolifera saudita, emetterà un nuovo bond per quest’anno e con scadenza fino a 50 anni. L’ultima emissione risale al 2021 e ebbe a oggetto un sukuk in tre tranche per 6 miliardi di dollari. A gennaio l’Arabia Saudita è tornata a rifinanziarsi sui mercati internazionali con un bond in dollari suddiviso in tre tranche e dal controvalore complessivo di 12 miliardi. I bond Aramco godono di valutazioni alte: rating A / A+.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

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