Allarme conti per Julius Baer

La banca privata svizzera Julius Baer ha lanciato oggi un “profit warning” affermando che è improbabile che quest’anno raggiunga il target di 4-6% di crescita della raccolta netta a causa dei deflussi di fondi dalla sua controllata italiana Kairos in difficoltà. La raccolta netta di nuovi fondi per i primi 10 mesi dell’anno è cresciuta di poco meno del 3% rispetto al 4,5% dell’intero 2018 e al 3,2% nella prima metà dell’anno, rendendo quindi improbabile che il gruppo raggiunga il suo obiettivo a medio termine quest’anno. Julius Baer ad agosto ha deciso di mantenere il gestore patrimoniale italiano Kairos dopo averlo sottoposto a revisione strategica. Tuttavia la società oggi ha sottolineato i continui deflussi da Kairos e una serie di uscite di clienti negli ultimi quattro mesi, che hanno comportato una svalutazione dell’avviamento di 90 milioni di euro quest’anno.

“La raccolta di asset ha visto un forte slancio nei nostri mercati principali, sebbene sia stata parzialmente compensata da anticipi e deflussi deludenti dai fondi Kairos” ha dichiarato il nuovo amministratore delegato Philipp Rickenbacher (nella foto) nella sua prima dichiarazione da quando ha assunto la guida. Julius Baer fornirà un aggiornamento della strategia a febbraio. La banca con sede a Zurigo ha registrato un aumento del 10% delle attività gestite nei primi dieci mesi del 2019 a 422 miliardi di franchi svizzeri, trainati da una performance positiva dei mercati finanziari. Il consiglio d’amministrazione ha inoltre dato il via libera ad un programma di riacquisto di azioni proprie con un limite massimo di 400 milioni di franchi che sarà lanciato domani e durerà fino al febbraio 2021.

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