Nelle aste è boom per gli oggetti domestici

Di Giacomo Nicolella Maschietti

 

La tendenza è in atto da quasi un decennio e lo switch digitale non sembra aver rallentato il business. Il design d’autore continua a intrigare i collezionisti, propensi a investire in pezzi rari e pregiati, e al contempo interessati a godere di un ambiente domestico particolare e raffinato. Le aste del settore negli ultimi tempi hanno registrato risultati molto interessanti, sia in ambito internazionale che in Italia. Dai giganti come Lalanne e Prouvet (i francesi, esattamente come nel vino, continuano ad avere un appeal particolare sugli investitori oltreoceano) fino agli alfieri italiani del dopoguerra, Ponti, Sarfatti, Albini, Mari, Sottsass e poi agli anni ’70/’80, sino ai vetri.

Come sempre l’acquisto deve essere ponderato, è dunque importante la documentazione che si riesce ad allegare al pezzo. Avere  la certezza del numero di edizione, dell’anno, del fatto che i materiali siano tutti originali. L’acquisto all’asta consente di usufruire del condition report già effettuato dagli esperti di dipartimento, e se l’azienda è seria, questo elemento garantisce una buona tutela all’acquirente (a fronte della commissione).

PRIVATE ha intervistato Valeria Vallese, che in Finarte segue il dipartimento Design e Arti Decorative del Novecento, per conoscere le novità in arrivo e capire come investire al meglio in design d’autore.

 

Il vostro dipartimento è di recente fondazione, ma l’interesse per i pezzi pregiati da parte dei collezionisti e la corsa dei prezzi sono realtà consolidate ormai da anni. Anche durante l’anno del covid le aggiudicazioni alle aste italiane ed internazionali sono state interessanti?

Decisamente. Si rivolgono alla nostra casa d’asta i collezionisti, gli appassionati del settore e in generale tutti coloro che sono in possesso di un oggetto di Design ricercato e desiderano inserirlo all’interno di una vetrina che si rivolge a un mercato internazionale, avendo certezza sui tempi e sulla trasparenza del processo di vendita. Inoltre, quest’anno più che mai, gli acquirenti vedono protagonisti non solo arredatori e collezionisti, ma chiunque voglia aggiungere un tocco di storia e ricercatezza all’interno dell’arredamento della propria casa.

 

Quali sono gli autori più richiesti? è vero che gli anni 50 e 60 italiani stanno andando a ruba anche all’estero?

Gli autori più richiesti restano i big del design (Gio Ponti, Ettore Sottsass, Gino Sarfatti), insieme a tutta la produzione originale di Murano, in primis Venini e Barovier.

Gli anni ‘50 e ‘60 ormai da qualche tempo sono ricercatissimi sia in Italia che all’estero. Fondamentale in questo senso resta l’aspetto dell’originalità dei pezzi: essendo il design un mercato fatto anche di multipli, non si può più prescindere dall’autenticità dei pezzi.

Si nota, inoltre, negli ultimi tempi, anche una costante crescita dell’attenzione verso il design contemporaneo e radicale.

 

Quali sono i parametri da tenere sempre bene a mente prima di operare un acquisto in design? Quali i fattori fondamentali che il collezionista non può trascurare?

Un acquisto di design può essere un ottimo investimento a medio termine: i pezzi corredati da una bibliografia interessante, e supportati dal parere di un esperto, sono certamente quelli più accattivanti in questo senso.

Anche in questo settore ci sono mode che vanno e vengono, ma le grandi icone restano in tendenza ormai in maniera stabile, proprio perché possono avere qualche saliscendi in termini di prezzo ma nel tempo sono sempre acquisti che premiano il collezionista/investitore.

 

Il digitale vi sta aiutando a offrire continuità ad un business che non è possibile svolgere in presenza?

 

L’anno del Covid ha consacrato la tendenza che era ormai già in atto da anni di spostare il business sul web, con la necessità di aumentare la qualità della proposta da parte delle case d’asta italiane e straniere, da un lato in termini di offerta, perché poter vedere gli oggetti solo in fotografia rende indispensabile una proposta originale, accattivante e soprattutto autentica dei pezzi, dall’altro in termini di servizio. Il cliente si fa più esigente e necessita di altissima qualità in tutti gli step del processo: dal condition report ai cataloghi virtuali sempre più completi fino all’affidabilità dei trasporti e delle spedizioni. Si tratta quindi di un’ottima opportunità per tutti.

 

 

La casa è diventata luogo ancor più importante per le persone durante la pandemia, e così il suo arredo. Il gusto sta cambiando? In che direzione?

L’anno che abbiamo trascorso è stato veramente unico e particolare per tutti: a stretto contatto con l’ambiente domestico delle nostre case, è cresciuta la consapevolezza dell’importanza di ciò che ci circonda. Il gusto e il desiderio di abbellire e arricchire il nostro arredamento è cresciuto in termini di attenzione e di ricerca di qualità. I pezzi di design ci riportano alla bellezza del dettaglio e alla riscoperta del continuo cambiamento, dal piccolo oggetto da scrivania a prezzi accessibili fino al pezzo unico, costoso e di altissimo collezionismo. Il gusto in questa fase si muove in entrambe le direzioni.

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