Aste a tutto sprint

Di Giacomo Nicolella Maschietti

 

 

Non è più una sorpresa ma nemmeno si può considerare un trend usuale: di anno in anno il mercato delle auto da collezione sta continuando a crescere. Si va dalle vetture storiche alle supercar moderne, passando per i fuoristrada e le moto d’epoca, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche. Tutto questo accade poiché i veicoli di lusso generano margini di guadagno superiori alla media, grazie soprattutto al crescente numero di investitori privati, in particolare in mercati emergenti come Asia e Medio Oriente.

 

Margini in crescita

La maggior parte dei marchi automobilistici ha visto infatti aumentare i propri margini negli ultimi cinque anni tra il 2016 e il 2021. In base ai dati raccolti dalla società di consulenza Hagerty, che segue le principali case d’aste americane e inglesi, le vetture degli anni ’90 sono sia le più numerose agli eventi, sia quelle con la percentuale di vendita più alta (il numero di auto che trovano un acquirente rispetto al totale delle vetture offerte). Quest’ultima diminuisce man mano che si va indietro nel tempo (la più bassa appartiene alle vetture dell’anteguerra), assieme alla quantità di auto offerte (il decennio meno rappresentato sono gli anni ’40).

 

In vetrina

Le case d’asta come Wannenes e Bonhams hanno capito che per vendere al miglior prezzo queste regine della strada occorre una vetrina adeguata. Ecco perché hanno scelto la fiera AutoClassica a Milano per esporre prima e battere in seguito i loro cataloghi più pregiati. Decine e decine di vetture dal pedigree ineccepibile si sono fatte ammirare da collezionisti e appassionati provenienti da tutti i paesi, e i risultati sono stati più che convincenti. In un momento di forte volatilità per i mercati gli investimenti in passion asset si confermano un buon rifugio per tutti coloro che hanno un piccolo o grande patrimonio da preservare. Nella giornata dello scorso 24 novembre 2022 una sala gremita di appassionati, collezionisti e curiosi ha popolato la vendita della casa d’aste Wannenes, che ha totalizzato l’importante risultato di 1,37 milioni euro incluso il buyer’s premium. Sotto il martelletto del battitore ben 43 lotti contesi fino all’ultimo rialzo. L’incanto ha rilevato la partecipazione di un buon 40% di offerenti stranieri oltre al nutrito pubblico di intenditori nazionali e ha registrato una percentuale di vendita di oltre l’80%.

 

 

Successo del Cavallino

I risultati degni di menzione sono molti, ma in particolare hanno spiccato le vetture di casa Maranello. In primis la Ferrari 512 TR del 1992 (lotto 27), una vera e propria icona in movimento, che è stata aggiudicata per 178.250 euro. Modello che ha affascinato il compratore perché rappresenta la penultima evoluzione della leggendaria Testarossa, la Berlinetta GT che è stata uno dei simboli degli anni ‘80. Fascinosa con la sua linea disegnata inizialmente da Leonardo Fioravanti nel 1984, fu prodotta in soli 2280 esemplari fino al 1994 e sostituita poi dalla 512 M. Sempre logata cavallino anche la Ferrari modello 365 GT 2+2 del 1969 (lotto 28) esitata per 224.250 euro. Dalla copia del foglio di assemblaggio della fabbrica si evince che questa Ferrari era stata completata il 18 settembre 1969 nella combinazione colore esterni/interni di blu Tourbillon 2.443.009 con interni in pelle blu VM 3282. La vettura fu venduta al primo proprietario, il Sig. Lampugnani di Milano, dal concessionario meneghino Crepaldi e fatturata il giorno 9 settembre 1969. La vettura completò poi 3 uscite di collaudo, nei giorni di settembre 23, 24 e 29 1969 percorrendo circa 187 km. La Ferrari, di proprietà della stessa famiglia sin da nuova, è una delle 365 più originali in circolazione; rappresenta infatti una perfetta sintesi di sportività, classe e prestazioni al vertice della categoria che visto l’esito ottenuto non è certo sfuggita ai collezionisti.

 

Aggiudicazioni a caro prezzo

Altro ottimo risultato è stato raggiunto dalla Porsche 911 2.2 S Coupé del 1970 (lotto 31) che ha totalizzato 178.250 euro. Il suo valore è dettato dal fatto che si tratta di una vettura mai restaurata che vanta ancora i fondi con vernice protettiva originale. La serie C della 911 fu presentata dalla Porsche nell’agosto 1970 come Model Year 1971. Questa serie introdusse l’aumento di cilindrata da 2.0 a 2.2 litri, i motori con carter fusi in lega di alluminio e magnesio, le barre stabilizzatrici standard su tutti i modelli e i freni a disco ventilati. Rispetto alla serie precedente, la C introduce il trattamento anticorrosione sul pianale e propone un aumento di potenza su tutti i modelli. La S era il top di gamma e con l’aumento di potenza fino a 180 cavalli rappresentava una delle GT stradali più prestanti dell’epoca. Nelle competizioni, grazie alla rabbiosità del suo motore e alla proverbiale leggerezza e agilità, la 2.2 S divenne la vettura da battere nei rally e nelle gare su circuito. Complice di questa meritata fama fu inoltre la vittoria nel 1970 di Bjorn Waldegaard a bordo di una 911 2.2 S/T con motore strettamente di serie. Grazie al nuovo proprietario potrà tornare a competere e mostrare la potenza del suo motore.

 

 

Modello da Mille Miglia

Top lot tra le auto classiche la Fiat1500A Cabriolet Viotti del 1937 (lotto 24) che, grazie alle sue partecipazioni storiche, è stata battuta per 87.400 euro. Ha infatti partecipato alla Mille Miglia 2017 e si è aggiudicata la seconda targa Catania a 5 numeri. Questo modello fu rivoluzionario, non solo per l’industria automobilistica italiana ma soprattutto per quella internazionale. La 1500 fu presentata al Salone di Milano nel novembre 1935 distinguendosi per il disegno ricercato e aerodinamico del grande designer Mario Revelli di Beaumont. Spinta dal raffinato sei cilindri da 1500cc, fu soprannominata la “vettura dell’eleganza e del silenzio”. Soddisfatto della risposta e della partecipazione, Guido Wannenes, CEO della casa d’aste, pone l’accento sull’incremento del dipartimento: “Siamo davvero soddisfatti dei risultati ottenuti e del sodalizio con Milano Autoclassica che per il terzo anno ha ospitato la nostra vendita. Grazie allo straordinario lavoro dei nostri esperti, in questa edizione è cresciuta ancora di più la presenza di acquirenti internazionali e si è consolidata la nostra immagine di casa d’aste leader nel settore dell’automotive”.

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