Axa, nonostante il balzo del 57% l’utile delude le attese

Nonostante una crescita del 57% su anno, l’utile 2011 di Axa ha deluso le attese del mercato. Il gruppo assicurativo ha concluso l’esercizio con un risultato netto di 4,3 miliardi di euro (al di sotto dei 5,8 miliardi pronosticati), in forte aumento rispetto a fine 2010 complici plusvalenze straordinarie per 2,32 miliardi derivanti dalla cessione di attività in Nuova Zelanda, Australia e Canada, oltre che dalla vendita della quota  nell’assicuratore cinese Taikang Life. Per contro, a influire negativamente sull’utile per 943 milioni è stata la riduzione del goodwill di un portafoglio americano di Variable Annuity per effetto del calo dei tassi. Axa ha inoltre annunciato la svalutazione di titoli greci in portafoglio del 78%, per 295 milioni di euro. Il fatturato del gruppo è sceso nel corso dell’anno del 4% a 86,1 miliardi, mentre il risultato operativo è migliorato del 5% a 3,9 miliardi e il margine sulla nuova produzione si è attestato al 25,2%, in progresso di 2,9 punti. Il combined ratio è salito infine di 1,6 punti al 97,9% e l’indice di solvibilità è progredito di 6 punti al 188%. Alla luce dei risultati, il cda ha annunciato che proporrà all’assemblea del 25 aprile un dividendo stabile a 0,69 euro.

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