Si sa che comporre non è mai una cosa semplice. Infarcire una sinfonia di note non è sinonimo di successo, salvo che non ci si trovi con una controparte critica dallo spiccato appeal barocco. Sfortunatamente per il promotore Claudio Penno, il recensore è stato Consob, la quale ha ritenuto decisamente eccessive le note del 18 luglio 2006, 23 ottobre 2006, 26 marzo 2007, 24 luglio 2007, 5 novembre 2007, 16 novembre 2007 e 28 febbraio 2008, con le quali Banca Generali S.p.A. trasmetteva documentazione concernente irregolarità poste in essere dal signor Penno nello svolgimento della sua attività di promotore finanziario. Ed ecco così spenti i sogni di gloria.
Il dottor Penno è stato infatti radiato e cancellato dall’albo unico nazionale dei pf. Tralasciando l’aspetto legato agli eccessivi avvertimenti, è stata pagata l’inoppportuna scelta di acquisire disponibilità dai clienti per un importo complessivo quantificabile in 77.000 Euro.
Insomma, non solo la composizione è risultata fuori luogo ma anche l’autoriscosso cache. Il tempo dei benevoli mecenate è evidentemente finito.