Dall’Europa un coro di no contro l’eurotassa

Nessuna eurotassa per i paesi dell’UE. A dichiararlo è stato il commissario europeo al budget Janusz Lewandowski che ha sottolineato l’intenzione, però di presenterà una serie di nuove proposte per la revisione integrale del sistema di bilancio e finanziamento dell’Ue a fine settembre.

Se quindi non sarà varata nessuna eurotassa, è ipotizzabile che siano varate delle nuove forme di tassazione applicate nell’intera Ue, come per esempio quella sulle emissioni di gas a effetto serra o quella sulle transazioni finanziarie, i cui introiti abbiano lo scopo di riempire le casse Ue permettendo così ai paesi membri di ridurre in tempi di crisi il loro contributo diretto versato a Bruxelles.

È quanto ha precisato il portavoce dello stesso commissario Patrizio Fiorilli, aggiungendo che la data prevista per la presentazione delle nuove proposte di revisione del budget sarà «o il 21 o il 28 settembre» prossimi. «È giunto il momento di cercare fonti alternative per finanziare il bilancio dell’Ue», ha affermato il portavoce, facendo seguito all’intervista che Lewandowski ha rilasciato oggi sul «Financial Times Deutschland» in cui il commissario si è detto favorevole all’introduzione di una forma di tassazione i cui introiti vadano ad alimentare direttamente le casse europee. «Ma niente eurotassa o tassa diretta prelevata dalle tasche dei cittadini, a questo il commissario è contrario», ha sottolineato il portavoce.

 

Intanto il commissario ha già cominciato una serie di visite nelle capitali europee per sondare il terreno sulla questione, e a fine maggio è già stato a Berlino dove ha incontrato il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble, e poi a Vienna. Dai questi primi incontri è sembrato infatti emergere un certo sostegno all’idea di potere tagliare l’ammontare del contributi nazionali al bilancio dell’Ue.

Tra i prossimi colloqui in programma dopo la pausa estiva, ci sarà prima Parigi con il ministro francese Christine Lagarde il 31 agosto, poi a Roma il 14 settembre con il ministro Giulio Tremonti, e dopo ancora sarà la volta di Madrid con Elena Salgado.


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