Il ritorno sull mercato dell’Iran può far male al greggio di Mosca

PETROLIO, IN EUROPA LA CONCORRENZA AUMENTA – La concorrenza sul mercato petrolifero europeo potrebbe incrementarsi nei prossimi mesi, via via che il petrolio iraniano tornerà sul mercato. Una buona notizia per gli acquirenti, che potrebbero godere ancora a lungo della fase ribassista dei prezzi, molto meno per i produttori e in particolare per la Russia, che esporta il 70% del proprio petrolio proprio in Europa e che dalle esportazioni di petrolio e gas naturale vede dipendere il 50% delle entrate statali. La concorrenza con l’Arabia Saudita resta d’altro canto più sulla carta che pratica.

SI PROFILA UNO SCONTRO IRAN-RUSSIA? – Riad infatti per incrementare le proprie esportazioni nel vecchio continente a livelli tali da far calare i prezzi dovrebbe ridurre quelle verso l’Asia, cosa che appare poco probabile. Il greggio iraniano, invece, è il più simile a quello russo e prima dell’embargo del 2012 veniva esportato in Europa al ritmo di 600 mila barili al giorno (pari al 17% della produzione). Un livello che potrebbe presto essere recuperato, visto che il ministro iraiano per il petroli, Bijan Namdar Zanganeh, ha già fatto sapere che la priorità di National Iranian Oil Co. sarà recuperare le quote di mercato perdute più che difendere i prezzi.

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