Cina, il downgrade di Moody’s avrà un impatto molto limitato sui bond

A cura di Fullgoal AM

La Cina si sta facendo strada tra il debito in crescita, la svalutazione della valuta e l’incertezza riguardo i risultati delle riforme. Il Paese è un caso unico, in cui c’è un conto capitale chiuso e un forte controllo governativo sulla maggior parte dei settori chiave. Questa caratteristica dà alla Cina un livello di tolleranza del debito più alto rispetto ad altri Paesi. Il declassamento di Moody’s arriva in contemporanea con i risultati sul primo trimestre dell’economia cinese, che mostrano un buon inizio, la regolamentazione del debito degli enti locali, l’eliminazione dell’eccesso di capacità produttiva dal lato dell’offerta e la riduzione del livello di indebitamento delle istituzioni finanziarie sotto la soglia di rischio. Consapevoli delle sfide e dei rischi che il governo cinese deve affrontare, manteniamo un outlook relativamente ottimista sull’economia cinese, dal momento che molte politiche positive sono ancora in atto.

Il declassamento del debito cinese avrà un impatto sul mercato obbligazionario, ma fino a un certo punto. Quando gli investitori internazionali allocano la parte di portafoglio in bond, devono rispettare dei parametri di rating. Tuttavia, l’impatto del downgrade sarà molto limitato, perché i principali attori del mercato obbligazionario cinese sono gli investitori domestici. Al contrario di quelli internazionali, gli investitori locali valutano il mercato obbligazionario domestico seguendo il proprio quadro analitico e alcuni parametri principali, come i fondamentali economici, il tasso d’inflazione e le politiche di regolamentazione, che sono variabili imprescindibili. Invece di scendere, oggi (25 maggio) il mercato obbligazionario ha chiuso in rialzo, confermando le nostre osservazioni.

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