Compro oro sotto i riflettori, cresce rischio riciclaggio?

Compro oro a rischio riciclaggio

Che i “compro oro” siano da anni ritenuti un’attività a forte rischio riciclaggio lo sanno anche le mosche sulla carta moschicida. Da qualche tempo sembrano avere qualche sospetto anche le banche che, secondo quanto sostiene Nunzio Ragno, presidente di Antico (Associazione nazionale tutela il comparto oro, associazione che rappresenta le aziende del comparto), sempre più spesso negato l’apertura dei conti dedicati o chiudono quelli già attivi senza fornire spiegazioni.

Quotazioni sui massimi per il metallo giallo

Lo riferisce Il Messaggero che nota come l’accusa cada mentre le quotazioni dell’oro sono tornate sui massimi degli ultimi 10 anni a 51,45 euro al grammo (1.809 dollari l’oncia) stamane. Sostengono le quotazioni dell’oro le incertezze sull’andamento della pandemia di coronavirus e gli alti e bassi delle commodity energetiche. Per Ragno, l’attività dei “compro oro” è in crescita del 10%-15% rispetto ai livelli precedenti allo scoppio della pandemia dopo aver registrato un calo dell’attività del 30%-40% rispetto agli ultimi anni prima dello scoppio della pandemia.

Bankitalia lancia l’allerta e le banche si adeguano

Un momento delicato dunque per un settore a cui fanno capo circa 3.700 aziende (con oltre 6 mila punti vendita) che è tra le attività che essendo caratterizzate da un grande utilizzo del contante, secondo la Banca d’Italia possono essere “particolarmente esposte ai rischi di riciclaggio” al pari delle attività di cambio valuta, del gioco o delle scommesse. Un “allerta” che sembra essere stato preso molto sul serio dalle banche, col rischio che a pagare siano anche, secondo Ragno, aziende del tutto estranee al fenomeno del riciclaggio. Solo una “stigma” o c’è effettivamente un rischio da cui le banche vogliono stare lontane?

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