Italiani debitori “solidi” secondo Moody’s

Moody’s: in Italia migliore qualità credito

La qualità del credito delle operazioni di finanza strutturata nuove ed esistenti è destinata secondo Moody’s Investor Service a rimanere stabile nel 2019 grazie al basso indebitamento delle famiglie e ai severi standard di sottoscrizione. Secondo Moody’s nonostante la debolezza della crescita economica, infatti, molti debitori italiani possano contare su basi finanziarie “solide”.

In arrivo nuove cartolarizzazioni di Npl e Utp

L’agenzia prevede quest’anno ulteriori operazioni di cartolarizzazione di sofferenze (Npl), specie se venissero rinnovate le Gacs (garanzie pubbliche) e l’emersione di nuovi portafogli di inadempienze probabili (“Unlikely to pay” o Utp), in parallelo a possibili cartolarizzazioni di tali portafogli.

Debitori italiani più solidi che in altri paesi

“Gli attivi netti delle famiglie italiane e i livelli di debito rispetto al reddito sono entrambi più solidi di quelli di molti altri paesi comparabili, cosa che manterrà bassi i tassi di insolvenza e di default” spiegano gli esperti di Moody’s notando anche come nonostante il costo dei finanziamenti resti piuttosto elevato, i tassi di interesse sui prestiti al consumo restano inferiori a paesi come la Spagna perché in Italia la domanda è minore.

Leva finanziaria corporate sotto media Eurolandia

Anche la sottoscrizione di mutui secondo gli esperti rimarrà “rigorosa”, a beneficio della qualità del credito delle operazioni che hanno i mutui stessi come sottostante. Intanto la frenata dei nuovi finanziamenti ha portato ad una ulteriore riduzione della leva corporate, con un debito delle società in percentuale sul Pil sceso al 70% e dunque nuovamente inferiore alla media della zona euro, dopo aver raggiunto un picco del 123% nel quarto trimestre 2012.

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